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Uccide la moglie a colpi di pietra. Poi la fuga con i figli: uno è morto

L'uomo, 58 anni, fermato in Molise. Avrebbe colpito i due ragazzi con sassi e una bottiglia: il 15enne non ce l'ha fatta, grave la sorella di 16

Uccide la moglie a colpi di pietra. Poi la fuga con i figli: uno è morto
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Tra qualche giorno avrebbero festeggiato i 25 anni di matrimonio. Invece, ieri mattina, la tragedia. Un dramma che ha sconvolto Paupisi, paesino di 1400 anime in provincia di Benevento, dove un uomo ha ucciso la moglie nel letto di casa ed è fuggito trascinando con sé i due figli minorenni. È stato rintracciato e arrestato dopo una caccia all'uomo durata tutta la giornata: in macchina c'era il corpo del figlio 15enne, la sorella di un anno più grande era ancora viva ma in gravissime condizioni.

La loro mamma, Elisa Polcino, aveva 49 anni. Il marito, Salvatore Ocone, 58 anni, agricoltore, l'ha ammazzata nella notte a colpi di pietra e l'ha lasciata nel letto in una pozza di sangue. Dopo il delitto è uscito di casa con i due figli, a bordo della sua Opel Mokka di colore nero. La fuga è finita in serata nel peggiore dei modi, come purtroppo si era temuto fin dall'inizio. L'auto dell'uomo è stata rintracciata in serata, avvistata da un elicottero a Ferrazzano, in provincia di Campobasso (noto per i tragici fatti del 28 aprile 2005, quando il "mostro" Angelo Izzo, condannato all'ergastolo per il massacro del Circeo di 30 anni fa tornò a uccidere, ndr). Era all'altezza di Ponte Rotto, a Mirabello Sannitico, a poca distanza dal capoluogo molisano. Drammatico l'epilogo della fuga che ha impegnato le forze dell'ordine fin dalle prime ore di ieri mattina: il maschio era morto, la sorella è stata è stata soccorsa in gravissime condizioni e trasferita all'ospedale Cardarelli di Campobasso. Il luogo era pieno di sangue. L'uomo avrebbe colpito i ragazzi con una pietra, come aveva fatto con la madre, e con una bottiglia di vetro. La ragazza ha riportato la frattura della teca cranica, ha perso molto sangue, ma non ci sono ferite provocate da armi da taglio.

Nella notte l'agricoltore ha colpito più volte la moglie in testa con una pietra mentre era ancora a letto nella loro casa, in contrada Fasso. Non è ancora chiaro se nel sonno o durante una lite. La donna è morta sul colpo. Il corpo è stato scoperto dalla suocera, che abita al piano di sopra e che si era insospettiva perché la nuora non era uscita di casa per accompagnare i figli a scuola, come sempre, e perché prima aveva sentito alcuni rumori sospetti. "Quando mia zia è entrata - racconta una parente della coppia - ha iniziato ad urlare". L'allarme è scattato alle 9,30 del mattino. Quando sono arrivati i soccorsi per la donna non c'era più nulla da fare. In casa ieri non c'erano i due figli della coppia. E non erano neanche a scuola. Il padre si è allontanato con loro subito dopo la brutale aggressione. Un passaggio dell'auto di Ocone, con a bordo anche i ragazzi, è stato registrato all'alba, intorno alle 6, nei pressi dell'abitazione. Poi dei tre si sono perse le tracce. Il telefono dell'uomo squillava a vuoto. Le ricerche si sono estese in tutta la Campania, anche con un elicottero, che si è poi rivelato fondamentale per rintracciare l'auto dell'uomo. Per dodici ore il nulla, tutti con in fiato sospeso ad immaginare il peggio. L'avvistamento della macchina è avvenuto poco dopo le 18, nel comune molisano di Ferrazzano, a 70 km da Paupisi. Una volta preso, l'uomo è stato condotto in stato di fermo nella caserma dei carabinieri di Campobasso.

Nel frattempo la corsa in ospedale per cercare di salvare almeno la ragazza. Salvo il terzo fratello, il più grande, che è stato raggiunto dalla notizia della tragedia familiare mentre era a Rimini per lavoro. Avvertito di quanto successo, ha fatto rientro a casa.

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