Cronache

Uccisa a bastonate per gelosia

Fermato a Firenze il marito: è un famoso dermatologo

Uccisa a bastonate per gelosia

Firenze - La sua vita si divideva tra Firenze e Ravenna. E quando la moglie è stata trovata priva di vita nello scantinato della villa di famiglia nella città romagnola, gli agenti della squadra mobile sapevano che l'avrebbero trovato nel capoluogo toscano. È finito così in manette domenica notte Matteo Cagnoni, 51 anni, noto dermatologo fiorentino, con l'accusa di aver ucciso la moglie Giulia Ballestri, 40 anni.

Gli investigatori hanno recuperato l'arma del delitto, un grosso bastone con tracce di sangue, i cui colpi sarebbero compatibili con quelli scagliati con inaudita violenza sul corpo della donna, fino a fracassarle il cranio. Secondo gli inquirenti, diretti dal vicequestore aggiunto Maria Assunta Ghizzoni, l'uomo avrebbe aggredito la moglie in preda a una crisi di gelosia e poi sarebbe scappato a Firenze progettando una fuga all'estero insieme ai figli, di età compresa tra i 6 e gli 11 anni. Alla base dell'ipotesi di reato, una situazione familiare che a detta delle testimonianze di alcuni conoscenti era già difficile da tempo, forse complicata dalle disavventure giudiziarie di Cagnoni.

Nel 2011, infatti, il medico si era trovato implicato nell'inchiesta sul suo mentore Torello Lotti e sui farmaci prescritti ai malati di psoriasi. Dopo quella vicenda, Cagnoni aveva chiuso lo studio fiorentino e aveva continuato a svolgere la sua attività professionale a Ravenna, dove viveva con la moglie e i figli da circa vent'anni. Il padre, Mario Cagnoni, è un ex docente universitario e ordinario di medicina interna a Careggi, ora in pensione.

L'operazione della squadra mobile è scattata nella notte su mandato della procura di Ravenna: gli agenti si sono presentati nella casa, dove l'uomo era tornato da poco insieme ai tre figli. Alla vista dei poliziotti, l'uomo si è lanciato da una finestra al piano terra e ha cercato di fuggire a piedi lungo l'argine del torrente Mugnone. Qui è stato placcato da un agente, ma è riuscito a divincolarsi e a far perdere le proprie tracce.

Cagnoni è stato bloccato qualche ora più tardi quando è tornato nella villa di famiglia, pensando che gli uomini in divisa se ne fossero andati. Invece le forze dell'ordine erano lì ad attenderlo: il dermatologo è stato così fermato e portato in carcere con l'accusa di omicidio. L'uomo avrebbe giustificato la fuga raccontando di essersi impaurito alla vista della polizia: nella sua giacca gli agenti hanno trovato una cifra importante in contanti, sequestrata insieme ai passaporti dei figli. Ciò ha lasciato ipotizzare che l'uomo potesse avere l'intenzione di andare all'estero insieme ai tre figli.

La vittima era scomparsa venerdì scorso, alla vigilia del suo quarantesimo compleanno.

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