La caccia al killer della Strage dei Fornai iniziata il 30 ottobre si è conclusa ieri sera, quando Elia del Grande è stato rintracciato e arrestato nel comune di Cadrezzate (Va) dal Ros di Milano e dai carabinieri di Varese e Modena. La sua rocambolesca fuga dalla casa lavoro di Castelfranco Emilia, dove scontava la libertà vigilata su ordine del Tribunale di Varese, aveva fatto discutere. L'uomo era stato condannato a 30 anni di prigione per aver ammazzato a fucilate la sua famiglia di fornai il 7 gennaio 1998, quando aveva 22 anni: due colpi a testa al papà Enea, alla mamma Alida e al fratello maggiore Enrico. Colpa dell'abuso di alcol e stupefacenti e dei pessimi rapporti con la famiglia, si scoprì successivamente. Scarcerato la prima volta nel 2016, Del Grande aveva trovato lavoro come giardiniere, ma a causa di una serie di denunce ritorna in cella. Dopo la detenzione in carcere era stato mandato nella casa-lavoro da cui era scappato perché rifiutava le cure a cui era sottoposto, come ha confessato l'altra sera alle Iene: "È una realtà sconvolgente, sono tutti imbottiti di pillole. Ci sono persone malate che hanno messo la struttura in pericolo, tra incendi, risse e scontri con gli agenti. Ho avuto paura e sono scappato subito", ha detto alla trasmissione di Italia Uno al telefono.
Gli uomini dell'Arma lo hanno bloccato proprio nel suo paese d'origine, dove avrebbe ancora delle proprietà immobiliari, al momento di andare in stampa non è ancora chiaro se con lui ci fosse la compagna sarda (anche lei ufficialmente ricercata). Non è la prima volta che Del Grande cerca di scappare. Già nel 2015 proprio la sua donna lo aveva aiutato a pianificare la fuga dal carcere di Pavia, poi fallita)
Alle Iene l'uomo in fuga aveva anche raccontato la morte della madre, colpita alla
testa, che una volta avrebbe tentato di lanciarlo dal balcone: "L'ultimo ricordo che ho di lei sono i suoi occhi buoni. E quella è stata la miccia. Mi hai fatto vivere male tutti questi anni...Potevi volermi bene prima".