Era sposato da settembre e stava per diventare papà. Ma quel bambino Luca Osella, elettricista di Carmagnola, comune in provincia di Torino, non lo vedrà mai.
L'uomo, che aveva compiuto 32 anni lo scorso novembre, è stato ucciso dalla sua passione. Era uscito per una battuta di caccia al capriolo selettiva con un amico ed è stato ucciso ieri mattina nei boschi di località Baroli, a Baldissero d'Alba (Cuneo). È stato scambiato per un animale da un altro cacciatore, che lo ha colpito mortalmente per errore. A nulla è servito l'intervento immediato dei sanitari del 118, che hanno cercato di salvargli la vita. Ma non c'era già più nulla da fare.
La Procura di Asti, competente per territorio, ha aperto un fascicolo e i carabinieri della compagnia di Bra, sono al lavoro per ricostruire l'accaduto. Hanno sequestrato il fucile da cui è partito il colpo, ma la dinamica è ancora tutta da capire.
Per Luca la caccia era una tradizione di famiglie. Iscritto all'Atc, ieri era uscito di casa presto, e stava cacciando in coppia con l'amico. Alle 7.30 i due si sono incrociati nella stessa zona boscosa con un altro gruppo di cacciatori. Dalle prime testimonianze raccolte dai militari dell'Arma, uno di questi ha visto un movimento e pensando si trattasse si un capriolo ha fatto fuoco. La tragedia ha sconvolto quel pugno di cacciatori, che erano usciti come spesso facevano il sabato per svagarsi un po', dopo una settimana di lavoro e dedicarsi a quell'amore che li accomunava tutti. Luca sui social postava spesso foto insieme al suo cane, fedele compagno di tante avventure.
Analogo incidente si era verificato soltanto poche settimane, sempre in provincia di Cuneo, a Valmala, alle pendici del monte Bondone, dove un 57enne era morto colpito da un proiettile partito per sbaglio da un compagno di battuta. Con quello di ieri sono già cinque gli incidenti mortali dall'inizio dell'anno, dopo che il 2021 aveva fatto registrare un calo delle vittime e dei feriti.
oltanto domenica scorsa un cinquantenne è morto nelle campagne di Urzulei, in Ogliastra, Sardegna: sarebbe inciampato ferendosi al torace con un colpo partito dal fucile che portava con sè. Pochi giorni prima, il 30 gennaio, un altro uomo, questa volta di 68 anni ha perso la vita sui Monti Pisani, nel Compitese, colpito al collo da una palla sparata da un compagno di caccia, dopo un rimbalzo in una roccia. Nei boschi di Castell'azzara (Grosseto), in Maremma, il 19 gennaio un 36enne invece è stato ucciso da un cinghiale, a cui poco prima aveva sparato, che lo ha caricato e gli ha reciso l'arteria femorale.
Sempre in Toscana, lo scorso 7
gennaio è morto all'ospedale di Cecina, ferito da un colpo di fucile partito accidentalmente dal suo fucile mentre si era piegato per raccogliere i bossoli, Cristian Ghilli, 19enne campione mondiale juniores di tiro a volo.
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