Un giovane di 29 anni, Salvatore Silipo, è stato ucciso ieri con colpi d'arma da fuoco sparati nella ditta di pneumatici Dante Gomme, dove aveva lavorato come dipendente, a Cadelbosco Sopra, in provincia di Reggio Emilia.
I carabinieri sono intervenuti poco dopo il fatto, intorno alle 15, richiamati da alcune persone che avevano sentito gli spari. La pattuglia ha bloccato il presunto omicida, con l'arma ancora in mano. Si tratta di Dante Sestito, 70 anni, titolare dell'azienda. I militari stanno cercando il figlio, che secondo una prima ricostruzione era con lui al momento dello sparo. Le indagini sono in corso per ricostruire movente e dinamica del delitto e il ruolo delle altre persone coinvolte. Intorno alla vicenda gli inquirenti mantengono massimo riserbo. Ieri il clima, sul luogo del delitto, era tesissimo a causa della presenza dei familiari della vittima, che era residente a Santa Vittoria di Gualtieria, e lascia due figli piccoli. Pare che Silipo avesse lavorato nell'officina fino a pochi giorni fa, ma non sono chiari i motivi per i quali il rapporto di lavoro si era interrotto. Su questo si concentrano le indagini dei magistrati, che indagano per omicidio volontario. È probabile che prima degli spari ci sia stata una discussione, presumibilmente per motivi economici. Il 29enne era tornato nella ditta per un chiarimento e pare che all'incontro abbiano partecipato i parenti di entrambi. Dopo gli spari sarebbero però scappati. Il fratello e il cugino della vittima si sono imbattuti nei carabinieri e hanno dato l'allarme.
Cosa abbia scatenato l'ira del titolare non è ancora chiaro. Molte persone hanno sentito i rumori provenire dall'interno dell'officina e sul posto si è presto radunata una piccola folla di curiosi, tanto che i carabinieri hanno dovuto transennare l'area.
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