Ucciso per il telefonino: arrestato 20enne maghrebino

La vittima è un ghanese di 21 anni. Il cordoglio del primo cittadino: "Un episodio gravissimo"

Ucciso per il telefonino: arrestato 20enne maghrebino

Tragedia a Mantova, dove al culmine di una rissa l'altra notte è morto un 21enne.

L'episodio è avvenuto nei pressi della stazione ferroviaria, pare in seguito a un tentativo di rapina.

«Ci penseranno le indagini a ricostruire le dinamiche che hanno portato alla morte di un 21enne ghanese nei pressi della Stazione ferroviaria nel centro storico di Mantova», commenta Riccardo De Corato, assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale.

«Chiariranno gli investigatori se si tratti di una rapina o di questioni legate alla droga. Una cosa però, per ora, è certa: sempre più spesso le notizie di cronaca ci riportano violente aggressioni all'arma bianca a scopo di rapina da parte di extracomunitari, il più delle volte con precedenti - aggiunge -. Non mi stupirei che l'aggressore arrestato e quello in fuga siano dediti allo spaccio e destinatari di ordini di espulsione dal nostro Paese e che abbiano anche una sfilza di precedenti penali. Non è possibile morire per un cellulare sottratto».

Timori cui lo sviluppo delle indagini hanno dato conferma. Dopo poche ore di serrate indagini, i carabinieri hanno fermato infatti l'autore dell'omicidio del 21enne ghanese avvenuto a Mantova. Si tratta di un 20enne magrebino residente a Verona.

Lo ha spiegato su Facebook il sindaco di Mantova Mattia Palazzi che ringrazia i carabinieri per «l'immediata operazione». I carabinieri non confermano né smentiscono l'arresto: «Stiamo ancora lavorando».

«Ciò che conta è che un ragazzo è stato ucciso e a prescindere dai motivi, che sono subito emersi con l'intervento dei carabinieri, l'unica reazione che possiamo avere è quella che si ha di fronte a una vita che viene tolta», sottolinea il primo cittadino.

«Ciò che è successo ieri sera nella zona di via Bonomi ha colpito tutti noi, un ragazzo ghanese di 21 anni è stato ucciso. Poco conta che entrambi non fossero residenti a Mantova, venivano da Verona e Brescia», scrive Palazzi.

«Ho letto vari

commenti che danno la colpa a me dell'accaduto e le solite generalizzazioni sugli extracomunitari, ecc ecc. La pochezza di questi commenti e dei loro autori non merita nemmeno un secondo di attenzione» conclude il sindaco.

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