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Colloqui con Macron e Merkel: Conte adesso prova a trattare

Telefonata serale tra Giuseppe Conte ed Angela Merkel. Si è discusso di Recovery Fund. L'Italia appesa all'asse franco-tedesca

Colloqui con Macron e Merkel: Conte adesso prova a trattare

I vertici delle nazioni appartenenti all'Unione europea sono ancora impegnati sul fronte della dialettica attorno alle mosse economiche da adottare: poco fa il premier Giuseppe Conte ha telefonato alla Cancelliera tedesca Angela Merkel. Sul tavolo c'è soprattutto lo strumento del Recovery Fund, che sembra essere, tra i vari provvedimenti discussi in queste settimane, quello più vicino ad una realizzazione concreta. Ma bisognerà aspettare ancora.

Nulla, infatti, può essere dato per scontato. Lo abbiamo appreso durante i mesi dell'epidemia, con tutto quello che è accaduto tra i corridoi di Bruxelles in termini di contrasti. Intanto però Palazzo Chigi ha voluto rendere nota l'esistenza di questa telefonata tra i due leader. Si lavora, insomma, affinché un istituto di politica economica utile venga messo a disposizione nella maniera più breve possibile. Anche se gli effetti economico-sociali della pandemia dovuta al Sars-Cov2 hanno già iniziato a farsi sentire da qualche tempo.

Esiste una cifra, ma c'è anche una data decisiva. Il numero cui facciamo riferimento è 500. Quelli sono i miliardi che, mediante il Recovery Fund, dovrebbero essere destinati ai Paesi europei che hanno combattuto contro il Covid-19 in maniera più tangibile rispetto ad altri. L'Italia, con ogni probabilità, è tra questi. Il totale delle somme stimate è di sicuro rilievo. La data, invece, è il 27 maggio: per quel giorno è previsto che la presidente della commissione Ue Ursula Von der Leyen certifichi lo stato del piano strutturale europeo e le sue sfumature contenutistiche. Le parti, insomma, dovranno scegliere una strada precisa entro breve. Anche perché l'economia reale non attende.

Prima di poter raggiungere l'obiettivo, però, bisogna trattare. Ed è in questa ottica che va interpretata la telefonata serale di Conte: la Germania della Merkel e la Francia di Macron sembrano aver trovato una quadra definitiva sul Recovery Fund. Un accordo, quello tra Francia e Germania, che pare soddisfare anche le richieste italiane. Almeno quelle dell'esecutivo giallorosso, che in relazione ad altri strumenti economici, invece, appare ben lontano dal raggiungere quanto auspicato, anche mediante le conferenze stampa, in questi mesi. Peraltro Giuseppe Conte non figura tra coloro che hanno prima immaginato e poi silgato il patto sul Recovery Fund: Merkel e Macron sono, ormai in modo conclamato, i veri registi dell'operazione.

Sin dall'inizio di questa storia, però, abbiamo potuto notare come alcune nazioni che, per semplificazione, sono state definite del "Nord", abbiano esposto più di qualche perplessità su interventi che vengono considerati da questi attori continentali assistenzialisti e poco sostenibili. Questa narrativa permane anche nei tempi odierni, con tanto di opposizione manifesta da parte di Austria, Danimarca, Svezia ed Olanda, che potrebbero ostacolare il cammino opzionato dalla Merkel e da Macron. Quello che interessa soprattutto le cosiddette "nazioni del Sud".

Nel frattempo, Palazzo Chigi ha fatto sapere che "Il Presidente del Consiglio e la Cancelliera della Repubblica Federale di Germania, Angela Merkel, hanno esaminato stasera in una conversazione telefonica le prospettive del negoziato sul "Recovery Fund" quale componente fondamentale per una risposta economica europea tempestiva ed efficace alla sfida senza precedenti del Covid-19".

La nota è stata riportata anche dall'Agi.

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