Lo hanno classificato subito come «tentato suicidio», i carabinieri intervenuti in una scuola elementare di Mogliano (Treviso), dopo che giovedì mattina una bambina di 11 anni si è sentita male in classe. Aveva appena ingerito un'alta quantità di medicinali tranquillanti durante le lezioni. Poco dopo, la maxi dose ha provocato i suoi effetti: la piccola è stata colta da un grave malore ed è stata salvata dall'intervento delle insegnanti che hanno chiamato il 118. Immediato l'arrivo dell'ambulanza che ha trasportato d'urgenza la ragazzina all'ospedale Cà Foncello di Treviso dove è stata sottoposta a una lavanda gastrica. Ora si trova fuori pericolo. Tragedia sfiorata. Ma sui motivi del gesto della minorenne indagano i carabinieri, giunti a scuola subito dopo l'arrivo dell'ambulanza: in queste ore stanno sentendo i familiari e il personale sanitario per ricostruire la vita della bambina e risalire a eventuali episodi recenti, sofferenze, traumi, alla base di un malessere che l'abbia indotta a ingerire le pastiglie con l'intento di farsi del male. Medicinali di cui, secondo le prime ricostruzioni, la minorenne era già in possesso perché da tempo in cura al centro servizi età evolutiva del distretto sanitario locale, che si occupa di difficoltà e malattie che insorgono nell'ambito della psicopatologia di bambini e adolescenti e della neuropsichiatria infantile. Dai primi riscontri la ragazzina sarebbe stata dunque già sotto cura farmacologica quando a durante le lezioni ha deciso di assumere in un solo colpo tutte le pastiglie tranquillanti che teneva con sé. Da qui l'ipotesi degli investigatori, che legano l'accaduto a un tentativo dell'undicenne di togliersi la vita. Fortunatamente scongiurato dai soccorsi. Dalla scuola, massimo riserbo: «Confermiamo che qualcosa è successo ma non possiamo dire di più dal momento che è coinvolto un minorenne» ha dichiarato l'istituto alla Tribuna di Treviso.
L'epilogo tragico è stato evitato, ma l'uso di farmaci e antidepressivi tra minorenni in età anche poco più che infantile è un fenomeno aumentato del 40% tra il 2005 e 2012 tra Europa e Stati Uniti.
In Italia riguarda un under 18 su mille, ed è riconducibile a circa ventimila casi: le femmine tra i 12 e i 17 anni sono le più colpite, soprattutto da ansia, disturbi alimentari e depressione, e sono il doppio rispetto ai maschi. Nel mondo la percentuale di bambini e ragazzi che ne soffre cresce al 12-13%. E secondo l'organizzazione mondiale della sanità il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani tra i 15 e i 29 anni.LoBu
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