Un'onda antisemita in tutta l'Europa. L'incubo del ritorno del terrore islamico

A Berlino sgominata una rete legata ad Hamas. Francia, allerta nelle sinagoghe

Un'onda antisemita in tutta l'Europa. L'incubo del ritorno del terrore islamico
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Gaza è già tra noi. O almeno lo sono le conseguenze della guerra combattuta tra le sue rovine. Primo fra tutti un crescente antisemitismo che - complici non solo gli eccessi del governo Netanyahu, ma anche la propaganda orchestrata dalle comunità islamiche e dai movimenti della sinistra pro Pal - minaccia di trasformarsi in terrorismo strisciante. L'Isis sconfitto meno di dieci anni fa in Irak e Siria sembra pronto insomma a rinascere in Europa.

La palingenesi è evidente in quel Regno Unito che nel 2013 generò le prime pattuglie di fanatici unitesi allo Stato Islamico. Ora però, come dimostra l'attentato alla sinagoga di Heaton Park, i militanti del jihad non hanno più bisogno di affrontare una trasferta mediorientale. Per colpire bastano gli obiettivi ebraici del Vecchio Continente. Anche perché in Inghilterra il fenomeno è favorito da un diffuso humus ideologico. Secondo il Community Security Trust (Cst) che monitora gli episodio di antisemitismo nel primo semestre 2025 si sono registrati 1.521 incidenti con una media di 200 casi al mese. Una crescita a dir poco virulenta, pari al 58% rispetto ai periodi precedenti l'ottobre 2023. Benché l'85% dei casi riguardi semplici abusi verbali o insulti diffusi in rete, non mancano le aggressioni violente - 76 nel primo semestre - e tre casi di violenza estrema messi a segno con coltelli e martelli. Senza contare gli episodi non denunciati che - secondo le stime del Cts - ammontano all'80% di quelli registrati dalle forze dell'ordine.

Tendenze non diverse si registrano in Francia dove il malessere delle generazioni islamiche cresciute nelle banlieue viene intercettato dai propagandisti dell'odio jihadista e antisemita. Il tutto con la complicità neanche troppo nascosta della sinistra di "France Insoumise" di Jean Luc Mélenchon, un partito che alle legislative del 2024 ha superato il 10% con oltre 3,3 milioni di voti. Una tendenza evidenziata anche dalle statistiche che nel 2024 hanno registrato la quadruplicazione degli atti di antisemitismo rispetto a quelli precedenti il 7 ottobre. Non a caso dopo l'attentato di Londra il ministro dell'Interno Bruno Retailleau ha trasmesso una circolare in cui dispone il rafforzamento della sicurezza per i luoghi frequentati dalla comunità ebraica. "Vi chiedo di prendere immediatamente misure in grado di rassicurare la comunità ebraica e rafforzare tutti i siti frequentati da suddetta comunità: luoghi di culto, scuole, negozi..." scrive il ministro chiedendo ai prefetti di mobilitare "tutti i mezzi disponibili per garantire una presenza visibile e dissuasiva" tra forze dell'ordine e militari.

L'allarme è ancora più sensibile a Berlino. Nella capitale tedesca tre presunti operatori esterni di Hamas, due cittadini tedeschi di origine araba e un libanese, sono stati arrestati con l'accusa di essersi procurati armi da fuoco e munizioni con l'obbiettivo di mettere a segno attentati contro istituzioni israeliane o ebraiche. Durante l'arresto, sono stati trovati un fucile d'assalto AK-47, diverse pistole, e una notevole quantità di munizioni.

E anche il nostro Paese non è esente da allarmi, seppur in misura molto minore. Tra le più recenti cartine di tornasole spiccano le tensioni tra studenti pro Pal e alcuni appartenenti alla comunità ebraica registrate ieri nel cortile di un liceo a Roma. L'incidente è scoppiato durante la ricreazione quando alcuni studenti del liceo artistico Caravillani - adiacente ad una sinagoga - hanno intonato slogan pro Palestina. Un episodio conclusosi con pochi spintoni, ma significativo del clima di tensione diffusosi anche in Italia. Un clima che in prospettiva fa molta paura.

Soprattutto se pensiamo alle centinaia di migliaia di giovani di Gaza che cresceranno ricordando un genitore o fratello ucciso. Quanto basta per creare un generazione di futuri terroristi pronti a colpire anche in Europa.

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