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Deneuve, lezione alle donne: "Gli uomini liberi di provarci"

Svolta della Deneuve: «Basta, la galanteria non è un'aggressione»

Deneuve, lezione alle donne: "Gli uomini liberi di provarci"

Difendono il diritto degli uomini a corteggiare e il diritto, o meglio la libertà autentica delle donne, a rispedire al mittente le avance ricevute. Arriva dalla laica e libertaria Francia l'appello a sollevare il velo di Maya del nuovo puritanesimo made in Usa che ha scatenato una vera e propria caccia alle streghe, dopo lo scandalo del caso Weinstein. «Lo stupro è un crimine, ma tentare di sedurre qualcuno, anche ostinatamente o in maniera maldestra, non lo è, come la galanteria non è un'aggressione machista», si legge nella lettera aperta pubblicata da le Monde, cui hanno aderito scrittrici, artiste e accademiche. Capofila Catherine Deneuve che pur lodando «una legittima presa di coscienza delle violenze sessuali esercitate sulle donne, in particolare in ambito professionale», mette in guardia contro le insidie di una liberazione solo apparente. Una liberazione solo superficiale della parola, che addita le donne «che rifiutano di conformarsi come traditrici e complici», ma anche una illusoria liberazione sessuale che altro non fa che prestare il fianco agli interessi «degli estremisti religiosi - scrivono le firmatarie - dei peggiori reazionari e di quelli che credono che le donne siano esseri umani a parte, bambini con il volto adulto, che pretendono di essere protette».

Ecco allora che donne quanto mai amate, corteggiate, invidiate lanciano un appello che al di là del buon senso, smaschera quello che i provocanti abiti neri della cerimonia dei Golden Globe nascono in tutta la loro ipocrisia. «Come donne, non ci riconosciamo in questo femminismo che, al di là della denuncia degli abusi di potere, prende il volto di un odio per gli uomini e la sessualità». L'immagine delle dive di Hollywood che sfoggiano maliziose scollature e spacchi vertiginosi sul red carpet della premiazione, optando semplicemente per il nero, rimanda esattamente a questa forma di femminismo distorto. Libertà equivale dunque anche a libertà di farsi avanti, di corteggiare e, perché no?, di implorare un bacio che verrà liberamente e apertamente accettato o rifiutato (fatto salvo, ça va sans dire, l'abuso di potere).

Senza che questo implichi medioevali cacce alle streghe o odio di genere.

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