Vaccini, per l'autocertificazione sprecati 67 quintali di carta

Quintali di carta per nulla. Ad intasare le procedure scolastiche non ci sarà soltanto l'obbligo di verificare l'avvenuta vaccinazione degli alunni

Vaccini, per l'autocertificazione sprecati 67 quintali di carta

Quintali di carta per nulla. Ad intasare le procedure scolastiche non ci sarà soltanto l'obbligo di verificare l'avvenuta vaccinazione degli alunni. Anche se per gli operatori scolastici non è scattato l'obbligo della profilassi infatti questi ultimi saranno tenuti ad informare l'istituto rispetto all'avvenuta profilassi o meno. Insomma docenti e bidelli dovranno comunicare tramite apposito modulo se sono vaccinati o meno. Ebbene secondo i calcoli di Tuttoscuola, per un milione e 400 mila operatori saranno necessarie 2.800 risme di carta e visto che una risma pesa circa 2,4 chili, si utilizzeranno 67 quintali di carta, prodotti da 175 alberi. Professori e personale Ata delle scuole pubbliche e private, dovranno presentare alle loro segreterie scolastiche l'autocertificazione sulla propria posizione vaccinale. Basterà quella visto che nessun obbligo è previsto per legge e dunque questa autocertificazione rappresenta soltanto un adempimento burocratico la cui unica utilità, osserva Tuttoscuola, sarà quella di intasare le segreterie delle scuole. Sotto la propria personale responsabilità, il personale scolastico dovrà dichiarare quali delle dieci vaccinazioni obbligatorie previste dalla nuova legge sulla prevenzione vaccinale hanno effettuato oppure indicare per ciascuna di esse l'eventuale «non ricordo». E proprio questa ultima opzione appare la più probabile dato che per molti docenti la vaccinazione potrebbe risalire anche a mezzo secolo fa.

Il modello di autocertificazione è stato predisposto dal Ministero dell'Istruzione su un foglio cartaceo. E intanto Il Codacons prepara un modello precompilato chele famiglie potranno presentare alla Asl chiedendo di eseguire accertamenti prima di proceder alla vaccinazione del proprio figlio. Altra carta.

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