Vance in Vaticano da Leone XIV e Trump lo invita alla Casa Bianca

Il vicepresidente prova a ricucire i rapporti. Il Papa e gli ebrei: "Malintesi tra noi, è l'ora del dialogo"

Vance in Vaticano da Leone XIV e Trump lo invita alla Casa Bianca
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Sorrisi, strette di mano e un clima cordiale tra Papa Leone XIV e JD Vance. È durata 45 minuti la visita del vicepresidente degli Stati Uniti in Vaticano, ieri mattina, durante la quale sono stati affrontati il tema della guerra in Ucraina e gli altri conflitti nel mondo. «Uno scambio di vedute su alcuni temi attinenti all'attualità internazionale, auspicando per le aree di conflitto il rispetto del diritto umanitario e del diritto internazionale e una soluzione negoziale tra le parti coinvolte», riferisce il Vaticano al termine del colloquio che sembra segnare un nuovo passo tra i due. Prima di diventare Papa, Prevost aveva criticato Vance che sosteneva come «esiste un concetto cristiano secondo cui si ama la propria famiglia, poi si ama il prossimo, poi si ama la propria comunità, poi si amano i propri concittadini e, infine, si dà priorità al resto del mondo».

Ieri in udienza Vance era accompagnato dalla moglie e dal segretario di Stato Marco Rubio, anche lui ricevuto con la moglie. Dopo l'incontro con il Papa, il vicepresidente Usa è stato ricevuto da mons. Paul Richard Gallagher segretario per i Rapporti con gli Stati, una sorta di ministro degli Esteri vaticano.

«Nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato - riferisce una nota della Santa Sede - si è rinnovato il compiacimento per le buone relazioni bilaterali e ci si è soffermati sulla collaborazione tra la Chiesa e lo Stato, come pure su alcune questioni di speciale rilevanza per la vita ecclesiale e la libertà religiosa».

Consegnata a Prevost, il primo Pontefice statunitense, una lettera da parte di Donald Trump con l'invito ufficiale a visitare gli Stati Uniti. Vance ha anche donato a Leone un libro di Sant'Agostino, «La città di Dio», volume sulla dottrina cristiana del fondatore dell'ordine a cui appartiene il Papa e a cui è devoto lo stesso vice presidente, convertitosi al cattolicesimo nel 2019. In dono anche una maglia dei Chicago Bears, la squadra di football della città di cui è originario il Pontefice. Sul davanti la scritta «Pope Leo»; sulla schiena il numero XIV.

La giornata di ieri del Papa è stata segnata anche dal discorso rivolto alle delegazioni ecumeniche, con una mano tesa verso la comunità ebraica. «Il dialogo teologico tra cristiani ed ebrei rimane sempre importante e mi sta molto a cuore - sottolinea Leone XIV -. Anche in questi tempi difficili, segnati da conflitti e malintesi, è necessario continuare con slancio questo nostro dialogo così prezioso».

«Oggi è tempo di dialogare e di costruire ponti», prosegue il Papa.

«Il nostro cammino comune può e deve essere inteso anche in un senso largo, che coinvolge tutti, nello spirito di fraternità umana». Infine, incontrando il Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I, Leone XIV ha confermato il viaggio a Nicea.

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