Sergio Arcobelli
«Aldo Biscardi? Era un animale televisivo dal fiuto straordinario. E Il Processo del Lunedì in fondo è stata un'autentica rivoluzione nel panorama televisivo». Parole di Marino Bartoletti, affacciatosi al grande schermo proprio come conduttore del talk show ideato da Biscardi.
Bartoletti, fu Biscardi a lanciare la sua carriera televisiva.
«Collaboravo con la Rai e lui dopo il Mondiale dell'82 mi chiese di prendere il posto di Enrico Ameri alla conduzione del Processo. Gli sarò sempre riconoscente, al contrario di tanti altri che hanno preso un po' le distanze da lui».
Che tipo era Biscardi?
«Io e Aldo non avevamo gli stessi gusti televisivi e non posso dire che non sbagliasse i congiuntivi, però è anche vero che con il Processo ha inventato questa strana commedia dell'arte in cui tanti giornalisti, che fino al giorno prima erano solo firme, diventarono dei volti e cominciarono ad esprimere anche in maniera un po' colorita quelle che erano le proprie opinioni. Insomma, tutti diventavano maschere di quella grande realtà che è il discutere di calcio e dove gli spettatori si riconoscevano. Da qui il suo successo».
Quindi non solo bisticci in diretta tv...
«Ma alla fine fu un grande passo avanti sul piano della spontaneità, della franchezza televisiva. Caso mai il problema sono gli imitatori del biscardismo. Quella del Processo è stata una forma quasi innocente di dialogo rispetto alle derive ben più orribili che vediamo nei talk show adesso e non soltanto sportivi».
Tra i tanti interventi anche quelli telefonici di Berlusconi.
«Berlusconi era capace di dire no a qualsiasi intervista e poi mollava tutto e con i suoi modi particolari chiamava Aldo grande amico mio e telefonava al Processo. Mi ricordo che una volta arrivò in trasmissione e poi portò tutti a cena. E Aldo era molto orgoglioso degli scoop del Presidente, che obiettivamente gli altri si sognavano».
Un aneddoto sul Processo?
«Biscardi non voleva che gli ospiti si incontrassero fra di loro prima della trasmissione, in una specie di teoria gladiatoria per cui solo in questo modo gli ospiti avrebbero dato il meglio di sé».
E ora che c'è finalmente la benedetta moviola in campo?
«Diciamo che promuovendola ha
compiuto la sua missione. Ma non aveva capito che il giorno in cui ci sarebbe stata la moviola in campo il suo Processo del lunedì, come dimostrano i fatti degli ultimi giorni, ci sarebbe stato ed è ancora di attualità».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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