Inizia a serpeggiare un timore tra i medici: la variante Omicron può reinfettare anche chi ha già avuto il Covid ed è guarito. A esporre i propri dubbi e mettere in guardia sui primi segnali sono gli esperti del Nicd, l'Istituto nazionale delle malattie infettive del Sudafrica, collegati in teleconferenza con i colleghi della task force per lo studio delle varianti dell'Istituto Spallanzani di Roma.
«La presenza di mutazioni multiple nella proteina Spike della variante Omicron - spiega l'istituto - indica un'elevata probabilità di riduzione dell'attività neutralizzante da parte degli anticorpi indotti da infezione pregressa o vaccinazione». L'ipotesi è che ci possa essere un calo dell'immunità di vaccinati e guariti, ma non è chiaro di quanto.
«Dati preliminari - spiega l'Ecdc - suggeriscono che Omicron potrebbe essere associata a un aumento del rischio di reinfezione in Sudafrica. Tuttavia, senza dati sulla neutralizzazione in vitro, nè di dati sull'efficacia vaccinale, nè di ulteriori dati sulla reinfezione in popolazioni esposte a varianti differenti di Covid, rimane incerta la misura in cui Omicron elude o erode l'immunità derivata da vaccino o precedente infezione».
L'identikit della variante Omicron e le sue conseguenze non sono ancora definite totalmente ma per ora l'Oms non ha avuto alcuna notizia di eventuali decessi legati alla nuova variante. Secondo quanto reso noto da un portavoce dell'organizzazione mondiale di sanità, l'aumento dei test sui campioni prelevati nei vari paesi permetterà di «avere più casi, più informazioni», e quindi «forse dei morti».
In Italia la mappatura delle varianti dà un'indicazione chiara: Il 99% dei casi sono riconducibili ancora alla variante Delta, 7 sequenze sono riconducibili alla Omicron. Per l'Istituto superiore di sanità l'unica arma rimane il vaccino.
«In questo momento la variante Omicron in Italia - precisa il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza - non sta circolando, tranne per un piccolo focolaio. Il vaccino sta rispondendo bene. Il vaccino sta facendo il suo buon lavoro».
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