Vendola vuol rifondare la sinistra

Il leader di Sel lancia un "coordinamento" dell sinistre: "Rimescoliamo i popoli"

Vendola vuol rifondare la sinistra

Con il Pd sempre più spaccato e un Matteo Renzi determinato ad andare avanti per la sua strada, sicuro di avere i numeri in parlamento, Nichi Vendola ci riprova: vuole rifondare una sinistra che sia in grado di fare da contraltare ai democratici.

Ma lo fa proponendo sì "un nuovo soggetto politico", ma in cui convivano tutte "le sinistre" del Paese. Una sorta di aggregatore, quindi, più che un nuovo partito. " Possiamo prefigurare la nascita di un coordinamento fatto da rappresentati di tutti coloro che sono interessati a questo processo", ha spiegato il leader di Sel, "In questo coordinamento dovrà essere consentita la doppia militanza, ognuno con la sua tessera".

Insomma, quello proposto da Vendola è un arcipelago di partiti (che in molti casi alle urne non superano la soglia di sbarramento). "Questo coordinamento dovrebbe lavorare per tutto il mese di febbraio per decidere campagne nazionali per rimescolare tutti i popoli", ha spiegato ancora, "Ci saranno compagni e compagne che potranno spartire il pane della politica. Noi abbiamo la volontà non di annunciare un fatto magico, l’improvvisa nascita di un nuovo soggetto politico".

Restano poi simboli e organizzazione dei singoli partiti: "Siamo una comunità tra tante altre comunità. La geografia della sinistra è vasta. Noi non siamo i primi e non siamo i migliori. Non intendiamo prefigurare un processo che prevede cessione di sovranità da parte di ciascuno, perché insieme tutti si possa fare un avanzamento. Non sciolgo Sel. Non dico a questa comunità di fare un passo indietro ma di fare molti passi in avanti". Il rischio però è che in questo mare magnum di movimenti i temi divergano o in troppi vogliano tirar su la testa. Lo sa bene anche Vendola, che avverte: "Abbiamo dentro noi stesso abbattuto barriere in questi giorni. Voglio dire a tutti voi che lo scontro tra personalismi o narcisismo è una parodia. La contesa nei passaggi più importanti è stata una disputa politica.

Oggi provenienti da tante storie e appartenenze veniamo a dire sinistra di governo vuole dire che qualcosa è accaduto. La domanda sociale che si è espresse nelle mobilitazioni sindacali in giro per l’Italia ha bisogno di una risposta politica".

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