Luca Zaia lancerà la sua campagna elettorale, martedì mattina, da H-Farm di Roncade, in provincia di Treviso, incubatore di start-up, tra l’altro molto apprezzato da Matteo Renzi. "Siamo tranquillissimi - ha risposto Zaia ai giornalisti che gli chiedevano se gli fa problema la candidatura di Tosi -, visto e considerato che ho la forza non dei sondaggi, ma del popolo veneto che ci dà vincitori. Popolo - ha proseguito Zaia - che ci è vicino e mostra il suo calore, e che da 5 anni ci sta seguendo e sa che io sono abituato a dire le cose e a farle, e non a dirle e non farle mai".
Nuove scosse telluriche nel centrodestra. Di nuovo squassato il quadro delle alleanze, non tanto perchè Flavio Tosi esce dalla Lega e si candida a governare il Veneto contro Luca Zaia, ma perchè il sindaco di Verona dà al suo passo caratura nazionale, facendone la pietra angolare per la costruzione di un nuovo centrodestra moderato, con Alfano, Passera e quella parte di Forza Italia satura delle "sparate" di Matteo Salvini. Il leader del Carroccio, però, ha detto di auspicare un’intesa in Veneto con Silvio Berlusconi: "Con Forza Italia abbiamo ben governato e mi piacerebbe tornare a governare, anche perché Forza Italia ha deciso di essere opposizione del governo Renzi che è il governo delle tasse e degli immigrati". "Detto questo, non siamo in una caserma e non obblighiamo nessuno con il coltello alla gola - ha detto in una intervista a Qn - noi siamo tranquilli, abbiamo il nostro candidato, Luca Zaia, e il nostro programma. Sappiamo cosa faremo nei prossimi cinque anni. Speriamo di farlo con Forza Italia".
Nel frattempo è subito partito il pressing di Angelino Alfano sul Cavaliere affinché scarichi Zaia per appoggiare Tosi. "Del nostro appoggio decideremo la prossima settimana dopo averne parlato con i nostri veneti - ha detto il ministro dell'Interno - che il sostegno arrivi anche da Forza Italia la ritengo un’ipotesi auspicabile, ma non probabile.
Il Veneto è l’ultima occasione che ha Fi per farsi valere rispetto alla Lega. Il presidente Berlusconi deve capirlo adesso, mentre è ancora in tempo, o lo capirà comunque dopo, quando sarà troppo tardi. La scelta sta a loro, noi la nostra l’abbiamo fatta: mai con Salvini".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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