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Il Veneto rottama i banchi a rotelle di Azzolina&Arcuri. "Danni alla schiena"

Simbolo di spreco e di improvvisazione sulla scuola ora finiscono in magazzino. L'assessore Donazzan: "La Regione non li userà più". Il tecnico: "Ci si siedono i ragazzi, ma sono progettati per adulti"

Il Veneto rottama i banchi a rotelle di Azzolina&Arcuri. "Danni alla schiena"

I banchi con le rotelle? Costano troppo. Non servono a niente. E ora si scopre che fanno venire il mal di schiena. Sembra una saga senza fine quella sui banchi con le rotelle che i ragazzi si divertono a far «roteare» durante le ore di lezione. Che poi non si capisce bene a chi siano serviti questi banchi, con le scuole più chiuse che aperte e con strutture già comunque dotate di banchi monoposo: semplici, belli, di legno, garantiscono il distanziamento. E quindi accade che il Veneto ha deciso di rottamarli. A darne notizia è stato l'assessore regionale all'Istruzione Elena Donazzan. Uno spreco di soldi tempo e risorse.

Domenico Arcuri, il commissario incaricato dell'acquisto ne ha comprati 430 mila. Per un totale di 119 milioni di euro. Duecentottanta euro l'uno, contro i 100 di un banco tradizionale. Quelle poche scuole rimaste con i banchi doppi addirittura si erano ingegnate a tagliare in due i banchi biposto. È accaduto in un istituto della periferia di Roma, 220 postazioni erano state tagliate e pure a Napoli, in una scuola media. Il preside, contattato un falegname e un fabbro, aveva chiesto di procedere al taglio dei banchi biposto e voilà, si erano tagliati i banchi al costo di 16 euro e 50 centesimi l'uno. Un prezzo inferiore ai 280 euro a banco, a cui si sono dovuti aggiungere anche i costi di smaltimento dei banchi «vecchi», che poi tanto vecchi non sono. Ma ora i banchi con le rotelle, finiti al centro di un esposto alla Corte dei Conti e all'Autorità nazionale anticorruzione, in Veneto non saranno utilizzati, rimarranno in magazzino, perché fanno venire il mal di schiena agli studenti. «Venerdì c'è stato un incontro richiesto dalle sigle sindacali spiega l'assessore Elena Donazzan dove è emerso il problema dei banchi con le rotelle». Questione sollevata dallo Snals che ha riferito come questi banchi avrebbero provocato problemi posturali agli alunni.

«Il sindacato - continua Donazzan - ha riferito che alcune scuole medie hanno tolto i banchi con le rotelle perché fanno venire il mal di schiena ai ragazzi. Questa cosa è stata ribadita dall'ufficio scolastico regionale che ha fatto sapere che questi non sono banchi con le rotelle come Arcuri ha dichiarato al mondo, ma tecnicamente nella scheda c'è scritto sedute con rotelle per adulti».

Ora, c'è da chiedersi se il ministero abbia fatto le giuste valutazioni quando ha ipotizzato l'acquisto dei banchi con le rotelle: una spesa enorme e soldi buttati via perché non utili alla scuola.

Ma soprattutto qualcuno aveva certificato, visto che stiamo parlando di studenti in fase di crescita? Nella scuola viene data tanta attenzione alla postura, si dice ai docenti di correggere la posizione perché i bambini quando crescono si portano dietro problemi di tipo strutturale fisico: nessuno ha mai fatto queste verifiche? I banchi con le rotelle sono stati introdotti così? In Veneto i banchi distribuiti sono circa novemila, molti ritirati dai dirigenti. Era stata la scuola di Vo' Euganeo a riceverli per prima con tanto di inaugurazione in pompa magna alla presenza di Sergio Mattarella. Il ministro Azzolina ha sempre difeso e continua a difendere il proprio operato. «Bocciamo interventi assurdi e poco salutari ha detto Donazzan - come lo sono stati questi banchi».

Intanto oggi si riparte. Gli studenti delle scuole superiori tornano in presenza al 50%. Rotelle.

O senza.

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