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Vertice rifiuti a Roma, Costa promette: "In 15 giorni fuori dalla crisi"

Il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, prova a calmare le acque sulla crisi rifiuti che da settimane interessa Roma: "Tempo 15 giorni la situazione si risovlerà"

Vertice rifiuti a Roma, Costa promette: "In 15 giorni fuori dalla crisi"

Dopo giorni di accuse al vetriolo tra Campidoglio e Regione Lazio si è arrivati, forse, a una tregua. Il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, ha aperto una schiarita sulla crisi rifiuti che da settimane interessa Roma. Le istituzioni al tavolo hanno concordato una serie di azioni da compiere nel breve, nel medio e nel lungo periodo. Il primo obiettivo è quello di vedere la città più pulita entro questa settimana o al massimo in 15 giorni.

Nell'immediato, a quanto filtra, la richiesta formulata all'Ama contenuta nell'ordinanza della Regione Lazio di pulire la città dai sacchetti in terra verrà aggiornata. Il termine, prima fissato in 7 giorni di tempo, potrebbe estendersi fino alla prossima settimana.

Le opzioni in campo

Ora Ama, al lavoro per varare il suo nuovo piano industriale, cercherà anche possibili operatori all'estero per smaltire parte delle eccedenze di indifferenziata che non riesce a trattare. Si parla della Svezia come possibile destinazione temporanea ma comunque per un quantitativo limitato di rifiuti visto il costo del trasporto. Entro luglio invece la Regione varerà in giunta il nuovo piano rifiuti, che presumibilmente verrà approvato dal Consiglio entro l'anno. Per il lungo periodo la prospettiva resta quella di realizzare nuovi impianti che rendano il ciclo di smaltimento di Roma autosufficiente, anche se il tavolo non ha chiarito di quale tipologia si tratti.

Cosa succede a Roma

Da metà giugno Ama fatica a trattare le circa 3mila tonnellate di rifiuti indifferenziati che vengono prodotti ogni giorno in città a causa dei lavori di ristrutturazione dei 2 Tmb di Malagrotta, che si protrarranno fino a settembre, con la conseguente lavorazione di 500 tonnellate in meno al giorno.

Nei giorni scorsi sono rimaste in strada fino a 600 tonnellate di pattume al giorno, che si accumula attorno ai cassonetti poichè l'Ama non sapeva dove indirizzarli.

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