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Vertice tra tensioni e rinvii. Un nome coperto per Milano

Ancora stallo nel centrodestra. Salvini parla di un jolly. Derby romano Michetti-Matone. Tra 7 giorni si chiude

Vertice tra tensioni e rinvii. Un nome coperto per Milano

Il cerchio si stringe, ma la parola fine alla lunga ricerca per i candidati sindaci di Roma e Milano ancora non viene scritta. Il vertice allargato - il secondo nel giro di quindici giorni - convocato dal centrodestra dura poco meno di due ore. Matteo Salvini, accompagnato da Giancarlo Giorgetti e Andrea Crippa, regala ai partecipanti un rosario di Fatima, proveniente dalla recente visita al santuario. Con lui siedono al tavolo Antonio Tajani, Licia Ronzulli, Giorgia Meloni, Ignazio La Russa, Maurizio Lupi, Giovanni Toti, Lorenzo Cesa, Antonio De Poli, Alessandro Colucci e Vittorio Sgarbi.

La valutazione si concentra sulla ricerca del nome per il Campidoglio. Una scelta ormai ristretta a soli due candidati: Simonetta Matone ed Enrico Michetti. La prima incontra il gradimento di Forza Italia e della Lega, il secondo è sostenuto da Fratelli d'Italia e stimato dall'Udc. A questo punto i partiti si prenderanno una settimana per misurare il consenso dell'ex magistrato e del giuslavorista per arrivare poi martedì prossimo a chiudere la questione. Un arco di tempo nel quale Salvini, ma anche gli altri leader, incontreranno Michetti, personaggio ancora poco conosciuto, per una valutazione diretta.

Più confusa al momento la situazione milanese. All'ombra del Duomo sembra prendere sempre quota l'ipotesi di Annarosa Racca, presidente di Federfarma che inizialmente aveva declinato l'invito, ma verrà verificata anche la reale disponibilità del professore della Bocconi Maurizio Dallocchio. Salvini rivela invece di attendere nelle prossime ore la risposta di un altro possibile candidato da lui interpellato.

Nel corso del vertice - racconta l'Adnkronos - ci sarebbe stata qualche scintilla tra Giorgetti e Tajani. Il primo avrebbe fatto presente che in caso di stallo sarebbero i partiti maggiori, ovvero Lega e Fdi a scegliere i candidati. Pronta la reazione del coordinatore azzurro: «Quando Forza Italia era al 25-30 e voi al 4% non parlavi così». Giorgia Meloni, invece, intervenendo a Porta a Porta, promette: «Martedì si chiude, non c'è più tempo da perdere. Michetti è molto competente, ma non è un candidato di Fratelli d'Italia, sicuramente il profilo della professoressa Matone è estremamente interessante. Si è scelto ancora una volta di confermare la scelta dei candidati civici, di fatto non si è ancora deciso perché alcuni alleati non hanno ancora avuto modo di confrontarsi con Michetti». «A Milano c'è una situazione simile» continua la leader di Fdi. «La Racca? Non ho assolutamente problemi, è un profilo interessantissimo come Maurizio Dallocchio. Ci sono sia a Roma che a Milano profili competitivi, bisogna fare le verifiche perché non essendo politici dobbiamo conoscerne la visione». Il messaggio che arriva dalla Lega è, invece, quello di lavorare insieme con spirito costruttivo senza impuntarsi su alcuni nomi. Tajani, comunque, vede il traguardo vicino.

«Siamo in dirittura di arrivo, vogliamo vincere in tutte le città».

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