La partita delle liste del centrodestra non è ancora chiusa. Nell'elenco definitivo dei nomi di coloro che cercheranno di riconquistare un seggio parlamentare o di approdare per la prima volta a Montecitorio o Palazzo Madama mancano ancora alcune caselle. E se la Lega e Noi Moderati appaiono vicini al traguardo, Forza Italia e Fratelli d'Italia devono ancora trovare la quadra definitiva in alcuni listini plurinominali.
I dirigenti del partito di Silvio Berlusconi stanno facendo un approfondito screening dei collegi, a cominciare da quelli uninominali, tenendo conto del rispetto della parità di genere. Il Cavaliere sta lavorando in Sardegna con Antonio Tajani, Paolo Barelli e Annamaria Bernini e Licia Ronzulli e sovraintende le operazioni, dopo il comprensibile rallentamento causato dalla notizia della scomparsa di Niccolò Ghedini. Tajani e Bernini correranno in Lazio e Campania, mentre l'altro capogruppo Paolo Barelli sarà in campo nel Lazio. Maria Elisabetta Alberti Casellati dovrebbe essere candidata a Padova Centro. Forza Italia punta, poi, sulla pluricampionessa olimpica di fioretto e attuale sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali nella sua terra di origine, le Marche. Francesco Battistoni dovrebbe correre per il collegio uninominale di Fermo-Ascoli Piceno per la Camera. Capolista in Umbria sarà invece Catia Polidori.
Sul fronte della Lega (che nella coalizione ottiene 68 candidati su 221 collegi uninominali) ieri Matteo Salvini ha fatto sapere di avere chiuso le candidature nei collegi uninominali del Senato dove le donne saranno il 56%. «Sarò orgogliosamente candidato nella mia Milano. Mi chiedono di candidarmi anche in altre Regioni, sceglierò». Di contro non ci saranno, come preannunciato i governatori: Fedriga, Zaia e Fontana non si sposteranno in Parlamento e restano a guidare Friuli, Veneto e Lombardia. «Sono tre persone molto serie. Sono pagati per questo e lo fanno bene con passione. Lo faranno ancora a lungo». I sottosegretari uscenti della Lega Federico Freni, Nicola Molteni, Vannia Gava, Tiziana Nisini e Rossano Sasso saranno candidati in collegi uninominali alla Camera. Riccardo Molinari correrà in Piemonte, Giancarlo Giorgetti in Lombardia dove ci sarà anche Laura Ravetto e il vicesegretario Andrea Crippa. L'altro vicesegretario Lorenzo Fontana sarà schierato in Veneto. Tra i volti nuovi nel Lazio si segnala Simonetta Matone.
Fratelli d'Italia lavora sui big da affiancare agli uscenti. Giorgia Meloni ha deciso di puntare sull'ex pm Carlo Nordio, su Giulio Tremonti, Marcello Pera e Giulio Terzi di Sant'Agata. Dovrebbe anche essere candidato l'europarlamentare Raffaele Fitto come capolista nel listino leccese. Ora si tratterà di scegliere le caselle dove schierare i pezzi da novanta e anche qui il 'sigillo' verrà apposto dalla presidente di Fdi, che in queste ore è sempre in riunione permanente con i vertici del partito. Praticamente chiuse le liste di Noi Moderati dove sarebbe spuntata la candidatura nell'uninominale di Carpi, in Emilia Romagna, di Giampiero Samorì, ex leader di Mir. Luigi Brugnaro dovrebbe contare su due uninominali, uno alla Camera, a Venezia per l'imprenditrice e suo braccio destro, Martina Semenzato; l'altro al Senato, forse a Rovereto, per Michaela Biancofiore. Il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa dovrebbe correre nell'uninominale del Molise e Antonio De Poli nelle Marche Nord. Michela Vittoria Brambilla avrebbe ottenuto un collegio maggioritario in Sicilia. Noi con l'Italia conterebbe su quattro posti: Maurizio Lupi dovrebbe presentarsi nell'uninominale di Lecco, mentre Saverio Romano nel collegio di Bagheria.
Due dirigenti importanti come l'ex olimpionico di scherma Marco Marin e Gaetano Quagliariello hanno invece deciso di rinunciare ai collegi uninominali che gli erano stati assegnati fuori dai loro territori di riferimento per lasciare spazio ad altri dirigenti con maggior radicamento in quelle circoscrizioni.
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