Cronache

In un video la verità sul "Pilatus" precipitato a Milano

Errore umano o motore in stallo. Perizia affidata dal Tribunale a un ingegnere aerospaziale

In un video la verità sul "Pilatus" precipitato a Milano

Sarà un ingegnere aerospaziale a districare la matassa dell'incidente aereo di domenica a Milano in cui sono morte otto persone. La Procura ha nominato il professor Marco Borri, del dipartimento di Scienze e tecnologie aerospaziali del Politecnico di Milano, come consulente ed esperto per seguire gli accertamenti tecnici sulla tragedia, dinamica e cause.

L'aereo privato, pilotato dal magnate romeno Dan Petrescu, si è schiantato al confine con San Donato su un edificio vuoto in ristrutturazione. Non ci sono stati superstiti. Il consulente dei pm dovrà analizzare i dati che gli inquirenti stanno acquisendo: video, audio delle comunicazioni del pilota con la torre di controllo di Linate, da dove il Pilatus Pc-12 era decollato pochi minuti prima del disastro, e contenuti della scatola nera già recuperata. I pm Paolo Filippini e Mauro Clerici, che coordinano l'inchiesta per disastro colposo insieme all'aggiunto Tiziana Siciliano, sono cauti sull'ipotesi dell'incendio a bordo, circostanza riferita in un primo momento dei testimoni oculari. Sono stati acquisiti nuovi filmati di telecamere installate in zona che potrebbero aver ripreso gli ultimi attimi della caduta. In uno di questi, girato da un automobilista, si vedono la parabola quasi perpendicolare del velivolo che poi esplode a contatto con il suolo.

Le principali ipotesi per ora parlano di stallo dell'apparecchio oppure di malore o errore umano del pilota. Senza trascurare l'aspetto della manutenzione dell'aereo e la possibilità di un malfunzionamento. Quello che sembra certo è che Petrescu, nell'ultima comunicazione con la sala controllo in cui annuncia una «piccola deviazione», non segnala alcun problema al velivolo e non lancia alcun allarme. L'acquisizione di documenti in Romania, dove ha sede la società che faceva capo a Petrescu proprietaria del Pilatus, servirà inoltre alla Procura a definire gli assetti aziendali.

Intanto ieri a Milano è arrivato un investigatore dell'Autorità per le indagini e l'analisi per la sicurezza dell'aviazione civile (Aias), ente che dipende dal ministero dei Trasporti romeno, per partecipare alle indagini. Insieme a investigatori svizzeri e canadesi, dato che il velivolo era stato costruito in Svizzera e aveva un motore canadese. Sempre ieri i vigili del fuoco sono tornati sul luogo dell'incidente per ispezionare il cratere lasciato dall'aereo, che si è schiantato a 300 chilometri all'ora, alla ricerca di reperti utili alle indagini.

Sono stati anche effettuati gli scavi nei dintorni e recuperati altri piccoli frammenti del motore.

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