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Violenze alla veglia per Sarah. L'ira di Londra su Scotland Yard

Bufera per l'intervento duro degli agenti su chi portava fiori alla veglia. Chiesta la testa del capo commissario

Violenze alla veglia per Sarah. L'ira di Londra su Scotland Yard

Infuriano le polemiche dopo il durissimo trattamento riservato sabato sera dalla polizia alle donne riunitesi per rendere omaggio alla memoria di Sarah Everard. Dopo che la veglia organizzata dall'associazione Reclaim These Streets era stata vietata a causa delle norme anti Covid, centinaia di persone si erano comunque radunate a Clapham Common per ricordare la giovane, rapita e uccisa nei giorni scorsi. In carcere, accusato del suo omicidio, un agente della squadra di protezione diplomatica e parlamentare di Westminster, che andrà a processo già domani.

Sembra però che la polizia sia andata giù pesante con alcune manifestanti. In uno dei video amatoriali postati on line si vede una donna urlante, placcata a terra dai poliziotti, mentre la gente intorno grida agli agenti di vergognarsi e di lasciarla andare. Un altro mostra alcune donne spinte a forza in una camionetta della polizia e portate via. Il comportamento degli agenti ha suscitato feroci polemiche e non è piaciuto neppure al sindaco di Londra Sadiq Khan: «Le scene che ho visto sono inaccettabili e ho chiesto all'Ispettorato competente di aprire un'inchiesta indipendente. Ho anche chiesto che l'Ufficio Indipendente che vigila sulla Condotta della Polizia investighi sul comportamento degli agenti coinvolti».

Jamie Klinger, portavoce di Reclaim These Streets, ha spiegato che la veglia sarebbe potuta essere molto più sicura: «Avevamo una cinquantina di persone addestrate a pronte a gestirla». Quando era stata vietata, l'associazione aveva chiesto ai cittadini di accendere una candela davanti alle proprie case, alle 21.30, l'ora in cui Sarah era scomparsa. Molti l'avevano fatto, altri si erano recati comunque a Clapham Common per portare fiori in memoria della giovane. Tra questi la Duchessa di Cambridge, che si era mischiata alla folla. «Catherine ricorda bene com'era tornare a casa a Londra da sola alla sera, prima di sposarsi» aveva poi detto un portavoce.

L'assassinio di Sarah ha riacceso il dibattito sulla sicurezza della capitale, in particolare, per le donne sole. Le aggressioni si sono moltiplicate negli ultimi anni, una situazione che richiede interventi mirati e di controllo dalla polizia, ora doppiamente nell'occhio del ciclone. La vice del commissario capo di Scotland Yard, Helen Ball, ha spiegato che «centinaia di persone si erano affollate a Clapham, creando un grave rischio di trasmissione del virus. I quattro arresti erano motivati dalla necessità di proteggere le persone».

È un fatto però che le immagini finite sul web gettano un'ombra sulla condotta degli agenti e c'è chi ora chiede addirittura la testa del capo di Scotland Yard, Cressida Dick. Lei ha già dichiarato di voler rimanere al proprio posto: «Quello che è accaduto mi fa sentire più determinata, non di meno, nel guidare la mia organizzazione», ha dichiarato difendendo il comportamento dei suoi uomini che hanno risposto alla minaccia «di un assembramento che poneva a grave rischio la salute della persona».

Il ministro degli Interni Priti Patel ha ordinato l'apertura di un'inchiesta.

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