Coronavirus

Virus, nella bozza del nuovo Dl arriva il reddito di emergenza fino a 800 euro e Cig fino in autunno

La prima bozza del documento, che dovrà essere valutata nei prossimi giorni dal Cdm, prevede bonus baby-sitter, ammortizzatori sociali fino alla fine di ottobre, indennità e controlli per riavviare le attività in sicurezza

Virus, nella bozza del nuovo Dl arriva il reddito di emergenza fino a 800 euro e Cig fino in autunno

Sospensione dei licenziamenti per cinque mesi, proroga degli ammortizzatori sociali fino a ottobre, un allargamento dei requisiti per il reddito di cittadinanza, bonus baby sitter a 1.200 euro (portato a 2mila euro per medici e infermieri), indennità di 600 euro anche ad aprile e reddito di emergenza da 400 a 800 euro mensili per un massimo di tre mesi, che sarà "istituito, a decorrere dal mese di maggio 2020, quale misura di sostegno al reddito per i nuclei familiari in conseguenza dell'emergenza epidemiologica da Covid-19". Questo è quanto trapela dalla prima bozza del nuovo decreto legge per fronteggiare la fase due della diffusione del coronavirus, che sarà analizzata dal Consiglio dei ministri nei prossimi giorni.

Cig fino a ottobre

Come si legge nella bozza, gli ammortizzatori sociali proseguiranno fino all'autunno: "I datori di lavoro che, nell'anno 2020 sospendono o riducono l'attività lavorativa per eventi riconducibili all'emergenza epidemiologica da Covid-19, possono presentare domanda di concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale o di accesso all'assegno ordinario con causale 'emergenza Covid-19', per una durata massima di 18 settimane, per periodi decorrenti dal 23 febbraio 2020 al 31 ottobre 2020". Per quanto riguarda, invece, il trattamento di cassa integrazione salariale operai agricoli (Cisoa), richiesto per eventi riconducibili alla diffusione del nuovo coronavirus, "i periodi di trattamento sono concessi per un periodo massimo di 120 giorni, dal 23 febbraio 2020 al 31 dicembre 2020". Inoltre si legge nella bozza: "Per assicurare la celerità delle autorizzazioni, le integrazioni salariali Cisoa, con causale 'Covid-19', sono concesse dalla sede dell'Inps territorialmente competente". Inoltre, il ministero del Lavoro, in via eccezionale, al fine di assicurare una tempestiva vigilanza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nel processo di riavvio delle attività produttive "si avvale in via diretta, oltre che dell'Ispettorato nazionale del lavoro, anche del comando dei Carabinieri per la tutela del lavoro e delle articolazioni dei dipendenti".

L'indennità e le partite Iva

L'indennità di 600 euro, quindi, dovrebbe essere erogata anche ad aprile ai beneficiari che l'avevano ricevuta a marzo. Inoltre, alle partite Iva che hanno subito una riduzione del 33% del reddito a marzo e ad aprile, iscritti alla gestione separata e che non sono titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, è riconosciuta un'indennità per il mese di maggio pari a 1000 euro. Secondo la bozza, inoltre, la stessa cifra di 1000 euro andrà ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa che abbiano cessato il rapporto di lavoro entro la data di entrata in vigore del decreto. Indennità di 1000 euro anche ai lavoratori iscritti alle gestioni speciali dell'Ago, mentre a quelli in somministrazione, impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali, andranno 600 euro anche ad aprile.

I lavoratori domestici

Ai lavoratori domestici che abbiano in essere, alla data del 23 febbraio 2020, uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva non superiore a 20 ore settimanali, è riconosciuta, per i mesi di aprile e di maggio 2020, un'indennità mensile pari a 400 euro, per ciascun mese. Ai lavoratori domestici che abbiano in essere, alla medesima data, uno o più contratti di lavoro di durata complessiva superiore a 20 ore settimanali, invece, è riconosciuta, per i mesi di aprile e di maggi 2020, un'indennità mensile pari a 600 euro, per ciascun mese.

Come funziona il reddito di emergenza

Il documento, che sta prendendo forma in queste ore e che sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri nei prossimi giorni, illustra tutte le disposizioni per contenere le conseguenze della malattia, soprattutto dal punto di vista economico. Come riportato da Agi, che ha visionato il documento, il reddito di emergenza dovrebbe essere erogato per tre mensilità a decorrere dal mese in cui è stata presentata la domanda. Le domande per il Rem (erogato per tre mesnilità a decorrere dal mese in cui è stata presentata la domanda) potranno essere presentate entro il termine del mese di luglio e i requisiti per poter accedere alla misura sono: la residenza in Italia (verificata con riferimento al componente richiedente il beneficio), un valore del reddito familiare, nel mese precedente la richiesta del beneficio e in ciascuna mensilità che precede le erogazioni successive, inferiore a una soglia pari all'ammontare del beneficio, un valore del patrimonio mobiliare familiare con riferimento al 2019 ineriore a una soglia di 10mila euro (accresciuta di 5mila euro per ogni componente successivo al primo e fino a un massimo di 20mila euro), un valore dell'Indicatore della Situazione economica equivalente (Isee) inferiore a 15mila euro. I nuclei familiari già percettori di reddito di cittadinanza potranno richiedere il Rem a integrazione della somma goduta. "Non hanno diritto al Rem i soggetti che si trovano in stato detentivo, per tutta la durata della pena, nonché coloro che sono ricoverati in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica", si legge ancora nella bozza.

Per la richiesta, il riconoscimento e l'erogazione del Rem sono applicate "le medesime modalità del reddito di cittadinanza".

Commenti