Coronavirus

Virus, Salvini contro il governo: "Se il decreto resta così, insufficiente e frammentato, non lo votiamo"

Per l'ex ministro dell'Interno, "i primi passi" dell'esecutivo sono insufficienti e attacca: "La zona rossa è tutta Italia. Le misure devono riguardare tutta l'Italia"

Virus, Salvini contro il governo: "Se il decreto resta così, insufficiente e frammentato, non lo votiamo"

Matteo Salvini non sembra essere soddisfatto delle misure prese dall'esecutivo per contrastare gli effetti del nuovo coronavirus. "I primi passi del governo non servono a niente", ha dichiarato il leader della Lega, durante una conferenza stampa alla Camera sui provvedimenti giallo-rossi in contrasto con la diffusione del Covid-19. "La zona rossa è tutta Italia. Le misure devono riguardare tutta l'Italia", ha ribadito l'ex ministro dell'Interno.

Le critiche di Salvini

Secondo quanto riportato da Huffington Post, Salvini ha fatto sapere che se il decreto dovesse arrivare in aula "frammentato e insufficiente", la Lega non lo voterebbe, perché si tratterebbe di un "decreto che non serve al Paese" e ha aggiunto: "Noi siamo disponibili a lavorare giorno e notte per migliorarlo. Se le nostre proposte rimarranno lettera morta, allora noi non lo voteremo". Per l'ex ministro dell'Interno, infatti, tra le altre cose servirebbero più soldi, in un momento di emergenza come questo: "La Corea stanzia 25 miliardi, noi tre. Così non salviamo neanche un decimo dell'economia a rischio. Sono misure insufficienti".

Il "dovere" della Lega

Salvini, poi, ha parlato di come il suo partito sia disponibile nel dare una mano: "Come Lega è nostro dovere ascoltare e fare proposte, non perché si pensi a governissimi e ad alleanze strane con Partito democratico e Movimento 5 Stelle, ma perché in un momento di difficoltà per il governo e per il Paese ci sembra giusto aiutare e suggerire". Ma ha voluto puntualizzare di avere l'intenzione di tornare dal presidente della Repubblica: "Conto di tornare a incontrare Mattarella alla luce dei fatti. Se almeno una parte delle nostre proposte verranno accolte vuol dire che qualcuno nel governo ha spirito costruttivo. Se, com'è accaduto finora, verranno ignorato o derise, vuol dire che c'è un grosso problema".

L'ammonimento di Salvini

Il leader leghista, proprio su questo tema, ha voluto specificare: "Se le nostre proposte verranno ignorate o derise, vuol dire che c'è un grosso problema. Vuol dire che, superata l'emergenza sanitaria del coronavirus che è la priorità, se il governo continuerà a deridere, a ignorare le nostre proposte e a spartirsi poltrone, sottoporremo al presidente della Repubblica il fatto, che è grave". In conferenza stampa, però, il capo della Lega è tornato a parlare del capo della polizia, Franco Gabrielli, e ha dichiarato: "Credo che il massimo dirigente di pubblica sicurezza debba parlare in modo diverso.

Mi dispiace, a nome dei 90mila poliziotti, che meritano una guida adeguata".

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