"Con W la Fisica contro i politici analfabeti"

L'ingegnere che ha depositato la lista: «Fuorilegge gli antivax e chi prescrive omeopatici»

"Con W la Fisica contro i politici analfabeti"

«Sono gli altri a essere maliziosi», mica il nome scelto per questa lista, W la fisica, che ha subito attirato l'attenzione tra la giungla di simboli depositati in queste ore al Viminale. A voler scansare i doppi sensi non era meglio chiamarla W la scienza? Ma si sa, il marketing vuole la sua parte e il fondatore, Mattia Butta, classe 1980, ingegnere elettrico, pare averci azzeccato vista la miriade di mail ricevute dopo aver presentato il contrassegno della sua lista per gli italiani all'estero. O meglio, dei cervelli all'estero. Come il suo: la laurea al politecnico di Milano e poi la fuga. Prima in Giappone, poi a Praga.

«Sono professore associato all'Università Tecnica Ceca. Ma non lo dica in giro, qui mi guardano come fossi un barone universitario. Essere associato in Italia alla mia età è impossibile. I concorsi sono già assegnati».

Scusi, ma cosa c'entra la fisica con la politica?

«Ho le scatole piene di politici incompetenti che dicono stupidaggini, ho fondato questa lista perché bisogna cominciare a ribellarsi agli analfabeti scientifici al governo».

Si riferisce alle ormai celebri scie chimiche?

«Purtroppo ci è toccato sentire anche di peggio. Il M5s è il primo generatore di bufale antiscientifiche, ma il Pd o la Lega non sono migliori. Il Pd da una parte fa quello favorevole ai vaccini, dall'altra parla di utilità dell'omeopatia e demonizza gli Ogm. Tutto sulla base dell'ignoranza. Penso poi a Stamina: l'intero Parlamento ha votato la sperimentazione su pressione del popolo belante in piazza, pur sapendo che non aveva alcuna base scientifica».

E quale sarebbe il vostro antidoto alle bufale?

«Persone che dimostrino le loro tesi con i dati, competenti, che possano provare ogni parola che dicono. Abbiamo dieci candidati, tra professori di fisica, tecnici elettronici, ingegneri. Il più giovane ha 34 anni. Noi vogliamo usare il ragionamento e basarci su fatti verificabili. È il metodo scientifico applicato alla politica».

Dove pensate di arrivare con questa lista?

«Abbiamo già fatto parecchia strada, se si pensa che è nato tutto attorno al mio blog. Sto ricevendo attestati di stima e sostegno dai nostri connazionali, ci stanno dimostrando entusiasmo. Raccogliamo le firme da Berlino a Parigi, e speriamo di raggiungere il traguardo alla Camera».

Siete di destra o di sinistra?

«Le ricordo che il secolo scorso è finito».

La disoccupazione si risolve con la fisica?

«Comincerei a mandare in Parlamento politici che non siano degli analfabeti. Che sappiano leggere e scrivere. E poi il nostro programma comprende una serie di cose».

Per esempio?

«Reato per chi istiga a non vaccinarsi, radiazione dei medici che prescrivono l'omeopatia, sì alla sperimentazione animale e no alle sentenze basate sulle bufale antiscientifiche: i giudici non sono scienziati. E poi fermiamo la fuga di cervelli».

E sull'immigrazione? Ecco,

testuale, un passo del programma sul blog: «L'integrazione deve avvenire con calma e molta vaselina. Prima prendi uno straniero e lo fai adattare: dovrà di necessità socializzare con la gente del posto se vuole sopravvivere».

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