Cronache

Wagamama, l'Asia che conquista tutti

C i sono almeno due modi in cui si può vivere Wagamama. Come un luogo elegante in cui mangiare cucina orientale di elevato standard. O come un luogo che ha contribuito in maniera significativa al modo in cui noi occidentali ci approcciamo al cibo asiatico, facendo non solo ristorazione ma anche cultura.

Alan Yau aprì il primo Wagamama a Londra, in Streatham Street, a Bloomsbury, nel 1992. Era l'inizio di una storia di grande successo, fondata sulla filosofia giapponese chiamata kaizen che significa «buon cambiamento». Wagamama riproduce l'atmosfera di un ramen bar giapponese e punta forte su freschezza dei prodotti, rigore nell'esecuzione delle ricette, piatti rigorosamente espressi, ma anche su un'atmosfera sorridente e ottimista, che rinvigorisce il cliente. Una formula di successo: Wagamama conta su 190 ristoranti in 24 Paesi ed è un impero su cui non tramonta mai il sole.

Da qualche tempo Wagamama è anche in Italia. Un ristorante al centro di Milano, a due passi da San Babila, e due in luoghi strategici come l'aeroporto di Malpensa e Orio Center. Il punto forte sono i teppanyaki, noodles alla piastra con carne, pesce e verdure (da provare il Pad thai pollo e gamberi). Poi i ramen (lo Yasai è con omelette giapponese, tofu fritto, funghi misti e noodles in brodo di verdure), i domburi (ciotole di riso al vapore poi saltato in padella), i curry, gli omakase (specialità espresse), le insalate, gli sfizi iniziali (Edamame, gli spiedini di gamberi Lollipop prawn kushiyaki, le polpette fritte di calamaro Tama squid). Tra i dolci la Banana katsu (in impanatura panko con una pallina di gelato al caramello salato). Si beve sake, te, birra ma anche vino.

Wagamama, via San Pietro all'Orto 11, Milano. Tel. 0276011737.

Aperto tutti i giorni dalle 12 alle 23. Sedi anche nell'aeroporto di Malpensa (terminal T1) e Orio Center

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