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Poliziotti di bronzo, altro flop di Tania

nostro inviato a Budapest

Due poliziotti giù dalla piattaforma di dieci metri: solo a guardare vien paura. Loro ci provano in coppia, tecnicamente sincro, e fanno bella coppia. Michele Benedetti e Francesco Dell’Uomo hanno portato un altro bronzo alla causa della compagnia dei tuffi. Giovanissimi, Dell’Uomo classe 1987, Benedetti 1984. Pieno di cicatrici Dell’Uomo, che un giorno si fa dare otto punti sulla testa per aver preso il trampolino, un altro mette placche nel pollice per avere sbagliato la presa prima di tuffarsi. Invece Benedetti è l’ultimo medagliato della grande compagnia viaggiante dei Marconi brothers. «Non sono più la pecora nera», dice lui con un sospiro, cugino per parte di madre della grande famiglia che contende notorietà ai Cagnotto (ieri altra delusione per Tania, quarta dal trampolino 3 metri). Benedetti è un ragazzo sveglio che non ha paura delle avventure. Quest’anno è andato a studiare negli Stati Uniti: Arizona State university, assicurando che ci resterà altri tre anni, senza intenzione di fuggire come Maria Marconi e Tania Cagnotto. Ha sfruttato una borsa di studio, si allena con Dell’Uomo solo d’estate o quando torna in vacanza in Italia. Eppure non gli piacciono gli Usa e nemmeno gli americani. Dell’Uomo aveva avuto la proposta di andare a Miami, ma ha rinunciato: «Sono mammone».
Benedetti ammette di essere il più matto dei due. «Ma per saltare da lassù, bisogna essere tosti». Ieri sono volati nel bronzo, dietro ucraini e tedeschi, dopo aver fatto lezione di tuffo nell’ultima prova. Benedetti oggi è un bronzo, domani un attore: suo cugino Nicola, il tuffatore, lo ha scelto come protagonista di un suo cortometraggio. Garantisce: «Ha il fisico del ruolo».

Ci mancherebbe.

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