Per le polizze Vita anche il 2014 sarà molto positivo

Durante l'assemblea annuale dell'Ania, l'Associazione nazionale tra le imprese assicuratrici, sono state formulate previsioni positive per il ramo Vita anche per il 2014. Dopo la forte crescita registrata nel 2013, con i premi assicurativi vita in aumento del 22,1%, la produzione annua per i 12 mesi del 2014 potrebbe attestarsi a 110 miliardi di premi contabilizzati, per un incremento del 29% rispetto al 2013. Una proiezione che poggia sulla nuova produzione Vita che ad aprile (ultimi dati disponibili) aveva già raggiunto i 30,8 miliardi, cioè il 50% in più rispetto ai 20,4 miliardi di premi raccolti nei primi quattro mesi del 2013.
A trainare i flussi di sottoscrizione le polizze Vita classiche (ramo I) che, tra gennaio e aprile, hanno calamitato 24,9 miliardi di euro (+66,9% rispetto al 2013). Volumi elevati anche per i contratti di tipo unit linked (i prodotti assicurativi vita più legati ai mercati finanziari e che rientrano nel cosiddetto ramo III) che hanno accumulato oltre 5 miliardi di premi, mentre le adesioni ai fondi pensione aperti ha visto un incremento del 18,3%, sebbene con flussi ancora molto ridotti rispetto al totale (26,3 milioni di euro complessivi nel quadrimestre).
Da notare che i premi dei primi quattro mesi dell'anno del Ramo I e del ramo III si posizionano sui livelli più altri degli ultimi 4 anni: il ramo I, che quest'anno in aprile ha totalizzato oltre 24,9 miliardi di premi, è al di sopra del 25,7% rispetto ai 19,8 miliardi del 2010, mentre i premi del ramo III, quest'anno a 5,1 miliardi, risultano del 6% maggiori nei confronti dei 4,8 miliardi dello stesso periodo del 2010.
Ma perché sono tanto sottoscritte le polizze classiche?
In fasi di crisi e di incertezza sui mercati, i risparmiatori sono alla ricerca di sicurezza. Le scelte di investimento stanno così tornando a orientarsi verso il mercato della protezione dei rischi e dell'ottimizzazione del risparmio. Si tratta inoltre di un investimento che offre la protezione dell'impignorabilità, la possibilità di scegliere beneficiari anche fuori dall'asse ereditario e, per le polizze tradizionali, c'è il vantaggio di avere impatti ridotti a seguito della nuova riforma fiscale. I consulenti assicurativi hanno le competenze e la preparazione per rappresentare l'interlocutore privilegiato della clientela per analizzarne i bisogni e indirizzarla verso le scelte più adatte alla realizzazione dei progetti di vita familiare. Un'esigenza che è sempre più sentita dalla famiglie italiane dopo il fallimento di Lehman Brothers che ha rimesso in discussione tutte le certezze e aumentato la necessità di sicurezza e di conoscenza dei prodotti acquistati.
Diverso il discorso, invece, sul ritorno di moda delle unit linked. Sono polizze Vita al cui interno è possibile inserire fondi comuni, comparti di sicav, etf, titoli azionari e obbligazionari e altri strumenti finanziari. Quindi delle vere gestioni patrimoniali rispetto alle quali, però, beneficiano di un regime fiscale agevolato e di una maggiore flessibilità di movimento in caso di switch di prodotti.


In molti casi, sono anche personalizzabili sulle necessità del risparmiatore in modo da renderle adeguate al profilo di rischio che si intende correre in funzione degli obiettivi da raggiungere.

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