Torna, arricchita dalla presenza dellorchestra diretta da Antonio Pappano, «Prospettive Pollini», la rassegna ideata da Pollini e già proposta dallAccademia nel 2003 con una serie di concerti cameristici, dopo analoghe edizioni a Parigi, Tokyo e New York, che nasce con lintento di mettere in relazione tracciati musicali assai diversi fra loro. Pollini e Pappano inaugurano una collaborazione artistica che si preannuncia più che proficua. I concerti in programma sono cinque. Il primo, sabato prossimo (ore 21), con repliche il 7 e l8, vedrà per la prima volta lincontro sul palcoscenico tra il grande pianista e il direttore musicale dellAccademia, Antonio Pappano, in un programma che ha al centro il primo concerto per pianoforte di Brahms e Aura di Bruno Maderna.
«Pollini Prospettive» proseguirà l11 gennaio ore 21, con arditi e stimolanti accostamenti che vedono la musica pianistica di Chopin e due opere di Luigi Nono, Sofferte onde serene e la riscoperta La Floresta è jovem e cheja de vida, forte di connotazioni politiche.
Il 18 gennaio alle 21 Maurizio Pollini eseguirà al pianoforte Sonata n. 2 per pianoforte Debussy, Variazioni per pianoforte op. 27. Fra gli altri amici che hanno aderito al progetto di Pollini, il compositore e direttore Peter Eötvos, il Klangforum di Vienna e il Quartetto Hagen, che daranno vita a un affascinante viaggio a ritroso in un concerto che partendo da Stockhausen giunge al Quintetto op. 34 di Brahms. Suggello e simbolo stesso dellidea sottesa allintera rassegna il recital di Maurizio Pollini, che riunisce nella stessa serata Debussy, Boulez e Webern.
Pollini trova Pappano sulla via di Brahms
Un dialogo continuo e serrato tra classico e contemporaneo Anche Chopin, Maderna e Boulez tra gli autori selezionati
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