Medicina

POLMONE Allo studio nuovo vaccino per trattare l’insidioso microcitoma

Più qualità della vita per chi è colpito da microcitoma, la più grave forma di tumore polmonare. In Europa colpisce circa 40mila persone l'anno e la sua insorgenza è strettamente legata al fumo di sigaretta. Oggi è disponibile una nuova chemioterapia in compresse a base di topotecan e in futuro sarà disponibile un vaccino che attacca solamente le cellule malate e potrebbe diventare l'arma segreta dell'organismo per difendersi da questa forma di cancro. Tutte le novità della ricerca sono state presentate in un convegno presso l'auditorium GlaxoSmithKline di Verona. Un antigene, cioè una sorta di segnalatore che solo le cellule tumorali evidenziano potrebbe diventare il tallone d'Achille del tumore stesso. Questo vaccino terapeutico mira a far riconoscere le unità cancerose per farle distruggere dall'apparato difensivo del malato. È stato messo a punto dai ricercatori di GlaxoSmithKline e reso più forte dalla combinazione di un sistema immunologico adiuvante, cioè di un composto che ne amplifica l'azione sul sistema immunitario. Questo nuovo vaccino per il trattamento del microcitoma, carcinoma polmonare a piccole cellule, è ora in fase di studio in diversi Paesi del mondo .Oltre al trattamento del carcinoma polmonare, il più diffuso con l'80% delle diagnosi, agisce anche sul melanoma, tumore maligno della pelle, e si propone come un'arma in più, a fianco di radio e chemioterapia, per fronteggiare questi tumori.

«Per quantificare il beneficio registrato finora - spiega il dottor Luca Marini, direttore medico oncologia di GSK - posso dire che nella seconda fase dei test clinici, si è registrata una riduzione del 27% del rischio di ricomparsa della malattia».

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