Pomeriggio ad alta tensione: in piazza no global e Forza Nuova

Non ci saranno, naturalmente, quei tre studenti universitari di destra che in fronte portano ancora i segni distintivi dell’«antifascismo militante». Loro, oggi, se ne stanno distesi a letto: il certificato medico parla di una prognosi lunga una settimana. Dalle frequenze di Radio Popolare potranno comunque vivere, minuto dopo minuto, quello che gli «antifascisti militanti» potranno combinare nel cuore di Milano, sia in piazza Fontana (con successivo corteo) che alla Darsena.
Già, ci attende un pomeriggio di revival anni Settanta dove a guidare le «masse antifasciste» sono quelli dei Carc ovvero i Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo. In piazza, dicono, per «opporsi alla riabilitazione del fascismo» e «rafforzare il movimento antifascista». In verità, nei giorni scorsi, quelli dei Carc alla Questura hanno fatto sapere che in piazza attendono non più di cinquecento compagni, compresi quelli che arrivano da Padova, da Bergamo e da Rho.
Sì, avete letto bene: cinquecento anime belle che vogliono solidarizzare con i «compagni arrestati l’11 marzo 2006» dopo che misero a ferro e fuoco corso Buenos Aires. Solidarietà sottoscritta anche dal prete no global Vitaliano Della Sala e dal compagno Andrea Vecchi del comitato politico regionale emiliano del Prc.
Sono i soli nomi d’eccellenza di una manifestazione che spera nello scontro di piazza. Occasione mediatica da non perdere sia per le variegate sigle che sostengono il presidio dei Carc (alle 15 in piazza Fontana) - «se numerosi» potrebbe pure trasformarsi in un corteo sino a Porta Venezia - sia, un’ora prima in Darsena, l’appuntamento per ridipingere il murales dedicato a Dax, morto durante una rissa fuori da un bar del Ticinese. Occasioni legate da un comune denominatore: «Difendere gli spazi di agibilità politica». Come? Be’, non è difficile scoprirlo: basta un giretto on line e, oplà, l’antifascismo si «difende con la forza». Quella che, martedì, si è abbattuta sulle teste dei giovani di destra della Statale colpevoli di voler fare politica.


Ma, attenzione, domani qualche rischio c’è anche perché Forza Nuova scende in piazza con un presidio (dalle 14) in piazza Aspromonte. Le forze dell’ordine impediranno, logicamente, ogni «contatto» ma il rischio di un pomeriggio in stile anni Settanta c’è ed è davvero alto.

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