Pomezia La Finanza sequestra appartamenti per 90 milioni

La Guardia di Finanza di Pomezia ha sequestrato immobili per 90 milioni di euro e ha denunciato 16 imprenditori per abusi edilizi. Contestualmente sei tra funzionari e dirigenti comunali sono indagati per abuso d’ufficio. I sequestri hanno riguardato 421 unità immobiliari per complessivi 30mila mq di superficie. I costruttori denunciati dovranno rispondere di violazione alla normativa in materia edilizia.
L’attività investigativa che ha portato all’operazione «Mattone pulito» ha riguardato una società operante nel settore delle costruzioni, già nota alle Fiamme Gialle pometine in quanto alcuni appartenenti alla compagine sociale dell’azienda risultavano coinvolti in un altro procedimento penale per violazioni di natura penale-tributaria. La società, nell’anno 2005, aveva ottenuto una concessione edilizia per la realizzazione di un fabbricato con destinazione «a servizi» in via Laurentina, ma invece di quanto autorizzato i responsabili dell’impresa si erano proposti di realizzare illecitamente appartamenti da vendere come abitazioni. Nel corso delle indagini i finanzieri hanno appurato irregolarità nell’iter per il rilascio delle concessioni edilizie, nonché difformità nella realizzazione dei fabbricati.
«Da Pomezia giungono di nuovo numeri impressionanti in materia di abusi edilizi nella nostra regione - commenta Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio -. Ora ci auguriamo che in tempi rapidi si giunga all’accertamento definitivo delle responsabilità nei confronti degli autori degli abusi e si compiano tutti gli atti dovuti per portare all’abbattimento degli immobili e al ripristino dello stato dei luoghi.

Ci congratuliamo con la Guardia di Finanza del comando provinciale di Roma e con gli uomini delle Fiamme Gialle della compagnia di Pomezia che, su mandato della Procura di Velletri, stanno portando a termine una vasta indagine sul territorio pometino per garantire il ripristino della legalità».

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