Pompe di benzina, più facile aprirle

Il passato? La difesa dell’aeroporto di Malpensa, la quarta corsia della A4, la consegna di venti nuovi treni Tsr. Il futuro? L’alta velocità Milano-Bologna, la riqualificazione della Paullese, il completamento della M2 fino ad Assago. Luglio, di solito, non è tempo di bilanci. A meno che non si voglia fare il punto di due anni giusti di lavoro. Come nel caso dell’assessore regionale alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo che approfitta della ricorrenza per ricordare quello che è stato fatto e annunciare quello che si farà nei prossimi dodici mesi. Con appuntamento, per la verifica, a luglio 2009.
«La svolta sul fronte delle infrastrutture - la premessa - è stato il coinvolgimento di tutti nella soluzione dei problemi». E ricorda come solo un decimo dei finanziamenti siano attinti dai fondi pubblici, «il resto arriva grazie al protagonismo delle imprese». Tra gli accordi di programma Pedemontana, BreBeMi, Tem. Lunga la lista dei cantieri chiusi: la quarta corsia dell’A4 (primo ottobre 2007), la Boffalora-Malpensa (30/3/2008), il passante a Rogoredo (15/6/2008), il raddoppio della Carnate-Airuno (29/7/2008), il completamento del raccordo ferroviario per Busto Arsizio (luglio 2008), la consegna di venti nuovi treni Tsr (30/6/2008) e la ricognizione delle infrastrutture per l’Expo. Già segnati anche gli obiettivi futuri a partire dall’alta velocità che dal 15 dicembre 2008 collegherà a 300 chilometri all’ora Milano a Bologna in appena sessanta minuti. Rimanendo sui binari, entro dicembre saranno 35 i nuovi treni, mentre partiranno i lavori di riqualificazione per la statale della Valtellina (Colico-Cosio Valtellina) molto croce e per nulla delizia di chi ama la montagna. Asfalto (e non solo) nuovo anche per la Paullese, l’inferno dei pendolari e avvio della linea ferroviaria Arcisate-Stabio per collegare Malpensa alla svizzera Lugano. Poi, incredibile a udirsi, avvio (nel giugno 2009) della BreBeMi. Sarà vero? Aspettare per credere. Completano la lista il passantino Centrale-Bovisa-Malpensa, il tunnel ferroviario di Castellanza, la riqualificazione del tratto ferroviario Saronno-Seregno, l’apertura della stazione ferroviaria dell’alta velocità alla Fiera di Rho-Pero, la metrotranvia Milano-Cinisello.
Notevole l’avvio a Milano e hinterland dell’integrazione tariffaria. Ovvero come riuscire (finalmente) a salire su treni (dello Stato e Nord), bus, passante e metrò con un unico biglietto. Il costo? Potrebbe variare in base alla distanza, anticipa Cattaneo, sottolineando l’anomalia di un prezzo inferiore pagato da chi percorre magari 15 chilometri in città rispetto a chi con poche fermate oltrepassa il confine urbano. Cattaneo non nega che restano alcuni nodi da sciogliere, primo fra tutti «l’anomalia» del basso costo del biglietto a Milano città, punto su cui il sindaco Letizia Moratti non è certo disposta a cedere.

«Ma se il servizio cresce e servono più soldi - aggiunge l’assessore - e il biglietto resta a un euro, il Comune dovrà mettere la differenza». E il servizio cresce, se è vero che i passeggeri sono aumentati tra il 5 e il 15 per cento. «In tutta la Lombardia. E dunque effetto del caro-benzina, non certo dell’Ecopass».

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