Il ponte inaugurato con 15 anni di ritardo

Bertonico (Lodi) Inaugurato ieri l’ormai famoso ponte di Bertonico, a 15 anni dal crollo del ponte precedente. In una storia in cui al governo c’era, per gli anni di stallo lavoro, soprattutto il centrosinistra, ieri, a chiedere scusa alla popolazione per i ritardi nella realizzazione dell’opera, c’era il centrodestra. Un classico, ormai. Un centrodestra in un atteggiamento non dovuto, quindi, e per questo ancora più apprezzato dalla gente. Per il manufatto da 400 metri di struttura, come ha ricordato ieri Claudio De Lorenzo, capo compartimento Anas Lombardia, sostenuta da 28 stralli ancorati ad antenne alte 65 metri. Un investimento da 41 milioni di euro totali, 15 milioni dei quali finiti alla prima impresa incaricata che poi fallì, una cooperativa. Un impalcato lungo 25,5 metri per corsie stradali da 3,75 metri, con banchine pavimentate e una pista ciclopedonale lungo tutto il percorso larga due metri e 30. Qui è arrivato il ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli che ha voluto sottolineare: «Come politico devo chiedere scusa a chi ha vissuto le difficoltà legate un ponte che non arrivava mai. Non esiste solo il ponte sullo stretto di Messina per tenere unito il Paese».
Scuse dal deputato leghista Andrea Gibelli. Scuse anche dal presidente della Provincia di Lodi Pietro Foroni, che ha anche detto: «Questo non è il giorno adatto alle polemiche ma qui bisogna ricordare che ci si è messo 15 anni per un ponte da 400 metri. Bisogna dirlo per finirla con nuovi scandali all’italiana». Scuse dalla Regione Lombardia con il vicepresidente Gianni Rossoni che ha sottolineato: «Finalmente il ponte, qui, era ora!». Scuse da Raffaele Cattaneo che però ha voluto aggiungere: «Ci vergogniamo». Qui tutto si blocca nel 2002. Con il centrodestra, i tecnici governativi svolgono un sopralluogo per cercare di capire a che punto si è, denunciano un chiaro stato di degrado di elementi strutturali di quanto, fino a quel momento, realizzato e lasciato all’abbandono, perfino depredato più volte da ladri di acciaio.

Anas un anno fa stanzia altri 8 milioni di euro da aggiungere ai 22 già messi a disposizione. E l’opera si inaugura. E si benedice con monsignor Oscar Cantoni vescovo di Crema che dice: «Ben venga la benedizione visto che in tutta questa storia un po’ di diavolo ce lo vedo».

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