Ponzellini (Bpm): «Vogliamo il 17%»

«Stiamo trattando con Milano-Serravalle». Così il presidente della Banca popolare di Milano Massimo Ponzellini ha confermato, ieri mattina a margine del direttivo dell’Abi, l’intenzione di acquistare una quota di Autostrada pedemontana lombarda, la società che nei prossimi anni costruirà un’infrastruttura fondamentale per la viabilità e l’economia del Paese. Il più grande cantiere d’europa, che costerà più del ponte sullo stretto di Messina (5 miliardi di euro, di cui solo 1,2 stanziati dall’allora governo Prodi), aveva detto solo martedì il presidente della Provincia Guido Podestà chiedendo la collaborazione di enti pubblici e privati. Secondo Ponzellini, le trattative prevedrebbero un rapporto di equity e debito alla Pedemontana. Le voci indicano così come la Milano-Serravalle potrebbe veder scendere la sua quota in Pedemontana lombarda dal 60 al 51 per cento, permettendo così l’ingesso di un nuovo partner bancario a fianco di Intesa Sanpaolo che ora possiede il 26 per cento (attraverso le controllate Equiter e Biis) e che sta tracciando il piano finanziario della società.

Un’operazione che consentirebbe a Palazzo Isimbardi, come esplicitamente annunciato da Podestà che ha in cassaforte il 53 per cento di Serravalle attraverso la holding infrastrutturale della Provincia Asam, il controllo strategico di una società fondamentale. Ma anche di non dissanguare le casse dell’ente, impegnato in un’operazione faraonica che un mese fa ha aperto i cantieri dopo trent’anni di attesa.

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