da Milano
Sono due i punti chiave della nuova proposta di transazione presentata al curatore fallimentare di Finpart, Piero Canevelli, dalla banca popolare di Intra. La proposta ha come termine lunedì 31 luglio e, secondo quanto risulta a Radiocor, punta - almeno nelle intenzioni - a superare l'opposizione del pm Luigi Orsi, che lo scorso 15 giugno aveva opposto un secco rifiuto alla prima offerta di 50 milioni della banca del Lago Maggiore.
Salta, innanzitutto, la clausola che garantiva l'immunità ai due ex direttori generali Giovanni Brumana e Claudio Ferrari. La seconda novità della proposta riguarda il capitolo Inim 2000, per il quale viene presentata una mediazione: il riconoscimento dell'esistenza, anche se non ancora della validità, del pegno costituito su azioni della società immobiliare, ex gruppo Finpart, controllata dalla lussemburghese Rameau e sequestrata a giugno dal magistrato. In sostanza, le parti conserverebbero le mani libere.
Risulta confermata, invece, la richiesta della Popolare di Intra di essere ammessa al passivo Finpart e sarà questo, con ogni probabilità, uno degli scogli principali da superare di fronte al pm.
Nella lettera che accompagna la nuova proposta, il vice presidente Marco Fortis giudica «decisiva» la transazione, ritenendola indispensabile in vista della «aggregazione con un'altra banca». Aggregazione che è auspicata con forza dalla Banca d'Italia, che per questo motivo spinge per una transazione tra il curatore fallimentare di Finpart e listituto di Verbania.
Nel frattempo, mentre il pm Orsi sta accelerando l'inchiesta, l'assemblea che dovrà eleggere il nuovo consiglio damministrazione della Popolare di Intra - dopo che il precedente è stato falcidiato dalle vicende giudiziarie - è in programma il prossimo 29 luglio. Non a caso due giorni prima della data fissata per la scadenza della proposta di transazione. E tra i consulenti che lhanno presentata spunta una new entry: Guido Rinaldini, avvocato esperto in cause fallimentari e fratello di Carlo, ex commissario straordinario della compagnia Volare. La prossima udienza davanti al tribunale fallimentare di Milano, presieduto dal giudice Bartolomeo Quatraro, è stata fissata al 13 luglio.
Il fallimento di Finpart, che era stata uno dei poli della moda e del lusso italiani, riguarda un passivo di 260 milioni, in gran parte a capo dei sottoscrittori di due emissioni obbligazionarie: la prima emessa dalla stessa Finpart, che vedeva come capofila Capitalia, e la seconda sulla holding lussemburghese Cerutti, con capofila Unicredit e Abaxbank.
A Piazza Affari il titolo della Popolare di Intra ha chiuso in calo dello 0,4% a 11,8 euro.
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