Il popolo degli studenti: 540mila in aula

La prima campanella oggi suona per un mini popolo di oltre 540mila alunni tra Milano e Provincia. Per molti di loro sarà il debutto ufficiale sui banchi, con grembiulino nuovo di pacca e cartella e astuccio ancora da battezzare.
Quest’anno si calcola che la popolazione scolastica sia cresciuta di 6mila unità. Il che significa forse qualche disagio con le super classi: vale a dire la formazione di classi con più di trenta ragazzi. Non ne è così convinta Giuliana Pupazzoni, dirigente scolastico dell’ufficio provinciale: «Non mi risultano casi del genere. Ma anche se ci fossero - sdrammatizza - non è detto che questo pregiudichi il risultato finale, anzi». Se i ragazzi hanno preparato corredini scolastici e comprato tutti i libri di testo, anche i prof oggi danno inizio al nuovo anno scolastico. Pronti alle griglie di partenza ci sono più di 36mila insegnanti che finalmente, magari dopo anni di attesa, hanno firmato il contratto a tempo indeterminato e ottenuto la cattedra fissa. Poi c’è il popolo dei precari. Per ora, assicurano all’ufficio regionale scolastico, sono state coperte tutte le cattedre, senza lasciare buchi, per dare inizio alle lezioni in modo regolare. Durante l’anno scolastico si provvederà a chiamare altri precari in caso di sostituzioni e supplenze.
Secondo i calcoli fatti dai sindacati, che sono già scesi in piazza per difendere i diritti dei prof, quest’anno si contano 2.500 posti in meno tra docente e personale amministrativo, a fronte di un aumento degli iscritti. I posti tagliati risultano essere 1.300 in provincia di Milano e tremila in Lombardia.
Sul fronte presidi, la situazione è abbastanza complicata: in 330 hanno accettato la nomina e la doppia reggenza. Si assumono quindi un carico di lavoro doppio. Da qui la risposta piccata del direttore scolastico regionale Giuseppe Colosio ai sindacati: «Chi ha bloccato le nomine non ci venga a dire che siamo in ritardo. Chi ci accusa di non essere attenti ha di fatto impedito che si trovasse una soluzione alternativa».
Milano ha chiuso le operazioni delle nomine sabato, in tempo per dare inizio all’anno scolastico. Il problema della carenza di presidi però è destinato a salire. I sindacati calcolano che l’anno prossimo aumenteranno gli istituti con la reggenza a metà con altre scuole: i posti da coprire saranno 450 anziché 330. E fra due anni ci saranno 600 buchi da tappare a causa dei pensionamenti e del mancato rispetto del turn over.


Per iniziare l’anno con tutte le carte in regola, partono subito anche le operazioni di sicurezza: il vicesindaco Riccardo De Corato ha annunciato che da domani i poliziotti in pensione sorveglieranno l’area compresa tra il parco Gavirate e via De Vincenti, dove ci sono due scuole superiori. L’obbiettivo è fare da subito prevenzione contro il bullismo e lo spaccio.

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