Ancora un weekend in piazza per il popolo delle libertà. Sabato e domenica «ci torniamo per lanciare un referendum informale sul nome del nuovo soggetto politico e per consegnare il modulo per le pre-iscrizioni al nuovo partito» spiega Mariastella Gelmini. Tutto pronto per una «due giorni di presidi sul territorio» garantisce il coordinatore regionale lombardo.
Lelenco predisposto dal comitato cittadino prevede, tra gli altri, 21 punti di raccolta a disposizione dei cittadini e strategicamente sistemati nei luoghi di maggior passaggio delle nove zone milanesi. «Ogni gazebo resta aperto dalle 9 del mattino sino alle 19» precisa lazzurro Sergio Orsi che ne ha seguito lorganizzazione: «Solo per tre punti di raccolta - quello di via Fauché angolo Losanna, di via Osoppo e di piazza Vigili del Fuoco - è prevista lapertura limitatamente alla giornata di sabato». Ecco, di seguito, gli altri gazebo: piazza San Carlo, San Babila, Santa Maria Beltrade angolo via Torino, via Canonica allaltezza del civico 45, largo Cairoli, piazzale Loreto fronte Coin, piazza Argentina. E, ancora, piazza Lima, Oberdan, Santa Maria del Suffragio, Cinque Giornate, Medaglie dOro, Frattini fronte Upim, corso Vercelli, De Angeli, Gambara, Maciachini e, infine, un gazebo anche a Bonola davanti al centro commerciale.
Chiamata alle urne che, chiarisce il coordinatore Gelmini, «rassicura i cittadini sullesistenza di un modo buono di fare politica, vicino alla gente e non, come succede a Roma, chiuso nel palazzo e autoreferenziale». Caratteristica peculiare di «un partito nato dal basso, non con una decisione presa a freddo dai vertici come è stato invece per il Partito democratico».
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