Labito è quasi identico, lespressione più o meno, per il resto bisogna dar ragione a Nadia: il polpaccio decisamente non è allaltezza e anche il decolleté è una brutta imitazione.
Disguidi della notorietà, le segnalano i fan sulla sua bacheca Facebook, ma Nadia Macrì (foto sopra) è furiosa. Più che altro per il «come» sè palesato quel successo, «guadagnato» raccontando di avere avuto rapporti sessuali col premier in cambio di 5mila euro: nelle vesti di una giovincella non proprio fine che sul web le fa il verso e usa il suo nome su un sito «non da educande», come annota Stefano Facchini commentando lsos che Nadia ha postato con tanto di foto dellintrusa: «Oddio ragazzi questa qui ha usato il mio nome e cognome e la mia foto nel suo profilo...Oddio ma quanto e brutta! E un travestito... Aiutatemi come devo fare... lo già segnalata...ma questa è pazza». A nessuno, va da sé, viene in mente di consigliarle un ripassino di grammatica, visti gli accenti mancanti sul verbo essere e le acca perse dal verbo avere. Tutti invece a commentare il post e a «segnalare», cioè a denunciare il plagio agli amministratori del social network. «Molto offensiva, ma che ti combinano?» scrive Tosi Toys Luca. «Scrivi una mail a abuse@fb.com» si prodiga Giancarlo Villani. «Non a caso hanno subito messo anche il logo del pd...lavrà messa qualcuno dei servi del nano per screditarti» fa dietro-dietrologia Cristiano Bedrosianbaol Perelli.
Una dozzina di commenti che il giorno dopo, ieri, sono magicamente scomparsi dalla bacheca di Nadia.
La porno «alter ego» di Nadia Macrì
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