Porsche, tempi più lunghi per salire in Volkswagen

Stoccarda«Avremo una significativa contrazione delle vendite nell’esercizio in corso. Anche Porsche risente del forte calo della domanda che colpisce l’auto». Nonostante i successi riportati nell’esercizio 2007-2008. Non ricorre a giri di parole il presidente del gruppo, Wendelin Wiedeking, e aggiunge: «Sarà difficile sfuggire alla tendenza al ribasso del settore, complici gli sviluppi imprevedibili negli Usa, il nostro mercato maggiore». L’andamento dei primi 4 mesi (agosto-novembre, ndr) dell’esercizio in corso, infatti, evidenziano una flessione del 18% delle vendite a 25.200 unità e del 14% del fatturato, che si colloca poco sopra 2 miliardi di euro. «Ma Porsche – aggiunge Wiedeking – affronterà al meglio la situazione, anche grazie alla flessibilità della produzione».
Il numero uno della casa tedesca ha poi confermato le voci a proposito della controllata Volkswagen: «Nell’attuale contesto economico è sempre meno realistico che la partecipazione in Vw venga portata sopra il 50% entro fine 2008, anche se l’obiettivo resta quello di farlo il prima possibile. Vogliamo ancora aumentare la quota di azioni ordinarie al 75% nel 2009, ma alla luce dell’attuale clima economico non possiamo dire quanto tempo ci vorrà».
Il direttore finanziario e vicepresidente Holger Haerter ha poi precisato che «non vogliamo acquistare azioni a una quotazione ridicola a livello economico. Fintanto che i prezzi delle azioni ordinarie Vw vanno oltre il valore in base al quale intendiamo acquistare la società, qualsiasi acquisto di azioni ordinarie provocherebbe un’inflazione dei costi nel nostro bilancio, il che avrebbe come risultato sensibili rischi di svalutazioni e, di conseguenza, sensibili oneri finanziari. E proprio questo vogliamo evitare». Per la cronaca Porsche detiene complessivamente il 74,1% di Volkswagen (42,6% in azioni e 31,5% in opzioni).
Secondo Haerter, i ricavi del periodo agosto-novembre 2008 dovrebbero risultare leggermente superiori ai 2 miliardi di euro rispetto ai 2,36 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. In realtà Porsche, nell’esercizio 2007-2008, ha fatto registrate più utili (8,569 miliardi) che fatturato (7,466 miliardi). Il fatto si spiega con le transazioni su azioni ordinarie della controllata.
Ieri, infine, dopo la rinuncia a salire sopra il 50% in Volkswagen a causa della crisi dei mercati, il titolo Porsche ha guadagnato lo 0,81%, come pure quello di Wolfsburg (+14,68%). La notizia che il costruttore di auto sportive stesse rafforzando la sua partecipazione, aveva generato una folle corsa al rialzo di Volkswagen.


Scattata la valanga di coperture da parte di speculatori che avevano scommesso su un calo delle azioni, infatti, il titolo aveva superato quota 1.000 euro, costringendo così Porsche a cedere fino al 5% della controllata attraverso il regolamento di opzioni per evitare «ulteriori distorsioni di mercato».

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