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Porta scarpe con le due bandiere e vuole cancellare i dubbi su di lui

Cracovia Il tedesco d'Italia di nome fa Riccardo e di cognome Montolivo ma non si tratta di un refuso. È figlio di mamma tedesca e perciò conserva e sbandiera, con legittimo orgoglio, un rapporto speciale con quel paese e con quella lingua. Che sorvola la semifinale di giovedì e resiste persino a qualche perfida battuta. «Fino a quando avevo 15 anni, l'estate andavo in Germania. Conservo ricordi bellissimi e molti amici» informa l'interessato senza mettere in discussione le sue radici. Che sono italiane e restano tali. «Mi sento italiano al 90% e sarò combattuto fino a un certo punto, i tedeschi non sono imbattibili, hanno dei difetti, pochi in verità» la spiegazione successiva che si abbina perfettamente con l'indole di questo giovanotto che sembra quasi disinteressato all'evento e invece tradisce dentro un tumulto di sentimenti e di emozioni. Che lo porta spesso a lasciarsi tradire dallo stress. Come dopo quel rigore sbavato fuori dal palo contro l'Inghilterra. «Il mondo mi è crollato addosso» la confessione postuma mitigata dal cucchiaio di Pirlo e dalla paratona di Buffon. Ma nessuna paura per il futuro, neppure se dovesse ancora finire ai rigori.
«Sono pronto a ritirarlo perché solo chi si rifiuta di farlo non sbaglia mai» la sua filosofia. Se è l'unico tedesco presente nell'albergo di Wilieczka, allora è meglio chiedere a lui informazioni di prima mano per convincersi che i rivali «non hanno un complesso d'inferiorità nei nostri confronti», semmai «ci rispettano molto» per via dei precedenti che qualche valore deve pure averlo, su sette sfide tra europei e mondiali, vinta neanche una. «Il calcio tedesco invece ha superato quello italiano perché ha avuto la vista lunga, migliorando gli stadi, creando l'indotto e preoccupandosi perciò dei tifosi che sono i loro clienti» la spiegazione elementare. Adesso che Pirlo e Buffon gli han dato una mano, è pronto a centrare il suo obiettivo dichiarato, «che è quello, qui in Nazionale e anche nel Milan prossimamente, di spazzare via le riserve sul mio conto». Per giovedì non abbiate dubbi su Montolivo, ancor meno sul ruolo che «è molto complicato tra le due linee» la sua chiosa.

Nessun dubbio anche se è tramortito dalla stanchezza e ai piedi si presenterà con un paio di scarpe double face: con le bandiere di Germania e Italia. «Le ho sempre indossate, le mostrerò anche giovedì» è la promessa. Attenti a quelle scarpe, allora. Possono rifilare qualche sorpresa ai tedeschi.

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