Si erano attrezzati di tutto punto perché loperazione era di quelle toste. Recuperare trenta quintali di edera ornamentale che sarebbe servita per realizzare una serie di piccole composizioni. E la materia prima lavevano avvistata in un bosco non troppo lontano da casa. Ma per due abitanti di Vezzano Ligure in provincia di Imperia, alla fine di una colossale fatica, la sorpresa è stata amarissima. Infatti i due, a bordo di un furgone carico di edera, appunto, e di una serie di attrezzi agricoli sono stati fermati dai carabinieri. I militari, dopo aver fatto accostare il furgone e chiesti i documenti ai due a bordo, non hanno potuto fare a meno di domandare dove provenisse quellenorme quantità di piante.
Per i due signori nulla di più facile di dire la verità: «Labbiamo raccolta nel bosco». «Perché? Non si può?». «No, non si può quel bosco è privato e quindi ledera portata via è stata indebitamente sottratta», si sono sentiti rispondere dai militari che non hanno potuto fare a meno di denunciarli. Impalliditi i due signori si sono in quattro e quattrotto ritrovati davanti al giudice. Il quale, sorpresa, li ha però assolti. In nessun modo, infatti, secondo il giudice Mario De Bellis i due potevano sapere di trovarsi in un terreno privato.
Il dolo, dunque, non sussiste poiché mai quei due signori avrebbero potuto sapere di trovarsi allinterno di una proprietà privata.
Delusione per il pubblico ministero Alessandro Casseri che aveva chiesto una condanna a quattro mesi di reclusione.
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