Porte chiuse nei negozi «È solo una presa in giro»

I commercianti si sentono presi letteralmente in giro. E insorgono contro l’ordinanza del Comune che obbliga i negozi a tenere le porte chiuse. Un divieto che fa parte del pacchetto di misure anti smog scattato mercoledì scorso ma che non vale per il week end. «Teniamo il riscaldamento a 22 gradi, questo sì - spiegano i negozianti di via Torino - ma ci sembra eccessivo chiudere anche le porte. Per noi questo è un periodo di lavoro importante, le porte chiuse allontanano i clienti». Scettici sull’efficacia dell’ordinanza anche i responsabili dell’Unione del Commercio. «L’utilità del provvedimento - commenta Simonpaolo Buongiardino - è dubbia e marginale. Si poteva benissimo evitare perché è de tutto inefficace contro l’inquinamento. Insomma, si poteva semplicemente chiedere ai commercianti di abbassare le temperature dei negozi e basta».
A Buongiardino, come del resto a parecchi commercianti, sorge un dubbio: «Sembra più che altro un modo per educare - aggiunge - e se è così contesto fortemente la scelta».

Qualcuno avrebbe preferito un provvedimento anche più vincolante, ma se non altro utile: «Se sappiamo già fin d’ora che non serve a niente tenere le porte chiuse - sostengono i negozianti - allora perché dobbiamo rispettare l’obbligo?». Domanda legittima. «Questa giunta - incalza Renato Borghi , presidente di Federmoda - ha un atteggiamento demagogico».

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