«Porti a Milano le Olimpiadi»

«Penso che Letizia Moratti abbia in comune con molti di noi l’aspirazione a far tornare Milano al suo primato, una città in grado di competere con le altre grandi metropoli europee, capace di candidarsi alle Olimpiadi». Carlo Tognoli, sindaco dal 1976 al 1986, fa «molti auguri» alla neo prima cittadina. E parte proprio dall’ultimo obiettivo: «Se la Moratti, come ha ammesso, vuole riproporre la candidatura della città ai Giochi olimpici, il primo obiettivo dev’essere la costruzione del palazzo dello sport crollato nel 1985. E non è possibile che non abbiamo neppure una piscina olimpionica: la progettammo già 25 anni fa al parco Lambro, ma da allora non è stata ancora costruita. Anche qualora non si riuscisse ad entrare nella “rosa” dei candidati, la città si troverebbe comunque con impianti di cui non può più fare a meno».
Della volontà di mantenere grosse deleghe, Tognoli ritiene che «se la Moratti lo vuol fare ha sicuramente dei buoni motivi.

Io ho fatto esattamente il contrario: in 10 anni e mezzo non ho tenuto nessuna delega, neanche quella all’Avvocatura comunale. Avevo una squadra di assessori molto efficienti e di massima fiducia. Quello di Milano e Roma peraltro non è un semplice sindaco, deve già occuparsi di tante cose, è quasi il capo di un piccolo governo».

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