Agli approdi esclusivi della Sardegna, gli yacht e le navi da crociera quest'estate preferiscono il Tigullio e soprattutto Portofino, dove il passaggio delle barche superiori ai trenta metri, rispetto all'anno scorso, è aumentato del 20%. Merito della stagione perfetta e delle ottime condizioni meteo, come affermano gli operatori marittimi, ma non solo, perchè all'origine dell'affollamento del mare della Liguria c'è anche «l'effetto Soru».
A partire dal primo giugno e fino al 30 settembre, infatti, tutte le navi in arrivo nei porti sardi devono infatti versare un'imposta che varia dai mille fino ai 20 mila euro giornalieri per i megayacht che vogliono avere un numero illimitato di approdi. «Solo a Portofino - continua Massimiliano Pesto - la presenza di megayacht è cresciuta del 20%. Anche se non abbiamo ancora le stime ufficiali che usciranno a fine stagione, ogni giorno arrivano in media cinque o sei barche di 50 metri che si fermano in rada oppure aspettano di poter attraccare nel porticciolo».
Intanto, due telecamere per sorvegliare le manovre e la velocità d'ingresso delle imbarcazioni sono state installate nei porticcioli di Portofino e Santa Margherita Ligure. L'iniziativa è della Capitaneria di Porto della cittadina rivierasca che ha voluto sperimentare un nuovo dispositivo per il rispetto delle norme della sicurezza in mare.
«Non possono essere paragonati agli autovelox per le macchine - spiega il comandante della Capitaneria di Santa Margherita, Leonardo Deri -, ma hanno la stessa funzione di deterrente contro l'eccessiva velocità con cui le barche entrano nei porti».
Per il futuro, l'intenzione è quella di estendere l'uso delle telecamere a tutta la zona della Riserva Marina di Portofino e non solo destate
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