Poste, ancora conti in nero

da Milano

Il gruppo Poste Italiane chiude il 2007 con un utile netto di 843,6 milioni di euro (più 25% sul 2006), un risultato operativo pari a 1,77 miliardi, in crescita del 19% e una redditività del 15,5 per cento. I ricavi totali sono pari a 17,2 miliardi (17,1 nel 2006). Una buona performance in tutte le aree di business: «É importante - ha detto l’ad Massimo Sarmi - che tutte le aree di attività contribuiscano non solo ai ricavi, ma soprattutto al risultato operativo». In particolare, i servizi postali hanno realizzato un incremento di fatturato del 3,8% (passando da 5,3 miliardi del 2006 ai 5,5 del 2007), mentre i servizi finanziari hanno totalizzato 4,5 miliardi di ricavi, in crescita del 2,7% sul 2006. Ma il 2007 è stato anche un anno di espansione per Banco Posta che rafforza la propria leadership nei settori di pagamento, con 5,2 milioni di conti correnti, 5,9 carte di debito e 3,5 milioni di carte prepagate Postepay.
Sarmi si è anche soffermato sui buoni postali fruttiferi: non dovrebbero rientrare nella normativa per i cosiddetti «conti dormienti», i depositi non reclamati da anni dai loro intestatari e sui quali è in corso un censimento per un loro utilizzo diverso: «Condivido - ha aggiunto il top manager - l’interpretazione della Cassa depositi e prestiti secondo la quale la definizione di conto dormiente poco si adatta a un prodotto finanziario che ha aspettative ultradecennali».

Infine Sarmi ha confermato l’obiettivo di arrivare a quota 400mila sim con il servizio di telefonia cellulare Poste mobile, lanciato a novembre del 2007. A quattro mesi dal lancio del nuovo prodotto, infatti, sono state vendute oltre 200mila schede. L’assemblea per il nuovo cda è convocata per il 28 aprile.

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