Poste, stop alla norma «anti-precari»

La Corte Costituzionale si avvia a dichiarare l’illegittimità della norma anti-precari adottata con la manovra dell’agosto 2008 per arginare gli effetti dei numerosi ricorsi dei lavoratori a termine nelle Poste. La decisione è stata presa in un delle ultime camere di consiglio della Consulta che nei prossimi giorni depositerà le motivazioni. Secondo la Corte la norma sarebbe irrazionale e in contrasto con il principio di uguaglianza. Infatti l’articolo 4 bis del decreto fiscale del 25 giugno 2008, che si prepara a cadere sotto la scure della Consulta, prevede solo l’indennizzo (e non il reintegro) per i precari che hanno fatto causa al datore di lavoro prima dell’entrata in vigore del decreto legge. In questo modo, però, secondo i giudici costituzionali, si verrebbe a creare una disparità di trattamento.


Se i giudizi pendenti si risolveranno in futuro a favore dei precari, la decisione della Corte Costituzionale costerà inevitabilmente un danno economico notevole a Poste Spa, e non solo, perché la norma di fatto ha coinvolto anche altri settori del lavoro a tempo determinato.

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