Poster del Pdl dedicato ai marò ma arrivano i vigili per toglierlo

Esposta nell’ufficio del gruppo consiliare l’immagine dei soldati e la presidenza del Consiglio spedisce i ghisa e finisce col verbale

«Volevamo dare un segnale di civiltà da Milano, in attesa della decisione di lunedì del Comune. Mi sembra vergognoso che diano la caccia a un manifesto...». Riccardo De Corato, vicepresidente del consiglio comunale, si è asserragliato nel suo ufficio da parlamentare all’Ottagono da cui è stato calato il manifesto che chiede: «Salviamo i nostri marò». Appena il tempo di esporlo e sono arrivati i vigili urbani, mandati dal Comune e più precisamente dalla presidenza del consiglio, «per far rispettare il divieto di esporre striscioni su edifici comunali».
Racconta De Corato: «Ho ricordato loro che questo è l’ufficio di un parlamentare e che esporre un manifesto è un atto di volontà politica. Ho chiesto al capodrappello di informare il sindaco e il comandante dei vigili». Ma non è finita qui: «Hanno parlato di chiamare i vigili del fuoco per rimuoverlo dall’esterno. Investirò il Parlamento della vicenda».
Basilio Rizzo, presidente del consiglio comunale, di fronte all’immunità parlamentare si è arreso: «I vigili mi hanno chiesto che cosa fare, quando De Corato ha opposto le sue prerogative da parlamentare, e io ho detto loro di fermarsi, anche se non sono convinto che siano applicabili agli uffici del Comune». Alla fine è stato anche redatto un verbale.
Il blitz del manifesto in favore dei marò è il punto di arrivo di una piccola marcia partita da piazza San Babila e voluta dal neo coordinatore cittadino del Pdl, Giulio Gallera. A guidarla l’ex ministro della Difesa, Ignazio La Russa, l’ex sottosegretario, Daniela Santanché, il coordinatore regionale del Pdl, Mario Mantovani. E poi Carlo Masseroli, capogruppo in consiglio comunale, e il vice capogruppo Marco Osnato.
La mozione sui marò dovrebbe essere votata lunedì prossimo in consiglio comunale. Gallera accusa Pisapia di faziosità: «È un uomo di parte anche negli atti di umanità. Noi abbiamo sempre esposto le immagini di tutti i cooperanti, anche quelli che sapevamo bene essere di sinistra e che quando poi sono stati liberati hanno criticato il governo Berlusconi che si era impegnato per salvarli».
Daniela Santanché mostra grande scetticismo e propone una mobilitazione generale: «Vogliamo coinvolgere tutti i cittadini: tutti abbiamo a disposizione una finestra o un balcone. Pisapia sta cercando di fare un passo indietro ma non ci crede nemmeno lui». E anche Mantovani è critico: «Sembrano più disponibili? Ma non abbiamo bisogno della loro elemosina. La verità è che ce l’hanno con le divise e quando vedono i soldati, si spaventano». La Russa sposta l’accento sul Pd: «Qual è il loro vero volto? Quello che sostiene la giunta Pisapia o quello che a Roma esprime solidarietà ai nostri soldati?».
A sostenere la mobilitazione anche «Io Amo l’Italia» di Magdi Cristiano Allam, che esporrà il manifesto davanti alla sede del suo partito.

I giovani di «Io Amo l’Italia» hanno organizzato per questa mattina alle 9 al mercato di via Benedetto Marcello un volantinaggio. E i sette monitor della sede nazionale Ali proietteranno l’immagine dei due soldati con la scritta: «Salviamo i nostri marò».

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