Pozzo d’Adda Massacrata in salotto, in casa solo il padre in stato confusionale

L’OCCULTAMENTO Dopo il delitto ha tagliato il corpo e disperso i pezzi nelle campagne

Se rimane ancora incerta l’arma usata per straziare il corpo di Rosa Piacenti, forse un coltello, forse un oggetto appuntito, sull’assassino sembrano invece esserci pochi dubbi. Anche perché al momento del delitto a casa c’era solo l’anziano padre, 84 anni, che risponde ora in maniera confusa quando gli chiedono cosa sia successo alla figlia. Originari di Viterbo, i Piacenti si era fermati a Bettola di Pozzo d’Adda quando il vecchio Primo aveva smesso di fare il segretario comunale in giro per l’Italia. Qui erano morti recentemente la moglie e il figlio, lasciandolo solo nella villetta di via Falcone. Per questo Rosa, maestra elementare di 46 anni, dopo il divorzio era tornata dal padre insieme alla figlia Marta di 20 anni: loro due nell’appartamento al pian terreno, l’anziano sopra. Con il quale, forse anche data l’età, non era facile andare d’accordo: i litigi erano frequenti e rumorosi. La ragazza l’altro giorno era andata all’Università a Milano, si era fermata in centro per un po’ di spesucce, infine poco dopo le 17 era tornata a casa. Trovando la madre stesa a terra coperta di sangue. La ragazza ha lanciato l’allarme ma il personale del 118 ha solo potuto constatarne la morte. Uccisa con un’arma difficile da decifrare, le ferite erano coperte dal sangue. Sono arrivati anche i carabinieri di Vaprio, diretti dal capitano di Vimercate Roberto Giannola, e al piano superiore hanno trovato l’anziano seduto in cucina. Lucido fin che si parla d’altro, confuso quando si affronta l’argomento figlia. E non ci sono altri sospettati.

Il marito, ex ufficiale della Guardia di finanza, abita nel Lazio e appena saputo della tragedia ha preso un volo da Roma. L’attuale compagno, stimato paesaggista, stava lavorando a un giardino in Piemonte. E non c’è traccia di scasso su porte e finestre.

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