Il precedente Quell’esecuzione registrata in metropolitana

A Napoli era già successo. Immagini di morte violenta e di vita normale che non si interrompe. Il video diffuso dalla Procura di Napoli, che cerca testimoni sull’uccisione di un uomo per le strade del rione Sanità, riporta alla mente quanto accaduto il 26 maggio scorso, nella metropolitana di Napoli. Il sistema di videosorveglianza mostra le immagini di otto killer che entrano nella stazione di Montesanto e sparano con le mitragliette ad altezza d’uomo.
Un episodio di una guerra di camorra, di cui però resta vittima Petru Birlandeanedu, un romeno che suona la fisarmonica per chiedere qualche soldo. Colpito a una gamba e al torace, cerca di allontanarsi aiutato dalla moglie, ma arriva ai tornelli e cade al suolo.
Le immagini, diffuse dal quotidiano Il Mattino, all’epoca sollevano un dibattito sulla reazione dei napoletani.

C’è chi accusa di indifferenza i presenti; ma secondo altri, la reazione è piuttosto figlia del panico, della paura di restare coinvolti nella sparatoria. Lo stesso è successo, come testimonia il video diffuso ieri, durante e dopo l’omicidio del maggio scorso: gente che passa accanto al cadavere, che lo scansa, c’è perfino chi gli tira la camicia.

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